28 Settembre 2015
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SANT’ANDREA APOSTO DELLO JONIO (CZ) – ADDIO SCUOLA ELEMENTARE, “RAGGIO DI SOLE”«UNA PESANTE MUTILAZIONE»
Il gruppo civico di minoranza tuona con chi sta al governo del paese per essere stata lasciata fuori dalla decisione
di REDAZIONE
SANT’ANDREA APOSTOLO DELLO JONIO (CZ) – 28 SETTEMBRE 2015 – «La chiusura della Scuola elementare del Paese, che l’ attuale Amministrazione comunale ha operato, senza coinvolgere neanche la minoranza, come si conviene ad una Giunta che ritiene di poter bastare da sola, è un evento che non può lasciarci indifferenti». Lo afferma il gruppo civico di opposizione “Raggio di Sole”.
«Vogliamo ricordare al Sindaco – aggiunge il gruppo – che la minoranza non è frutto del capriccio di qualcuno, ma un preciso ruolo politico previsto dalla nostra Costituzione, fondamentale per il funzionamento della democrazia. Averla tenuta fuori è stata una Sua libera scelta che rispettiamo ma, ovviamente, non condividiamo. Pertanto, ne prendiamo atto con un pizzico di amarezza e un certo disappunto, perché si conferma – ancora una volta – un modo di operare che abbiamo più volte definito superficiale e approssimativo».
«Comunque – continuano gli oppositori – tornando sull’argomento, possiamo dire che la smobilitazione della Scuola Elementare del Paese è una pesante mutilazione per la comunità locale, conseguenza della decrescita demografica che perdura da moltissimi anni. Di cui non si può dare colpa all’attuale Amministrazione, ne alle Amministrazioni che si sono avvicendate nel passato. Si tratta, infatti, di fenomeni epocali molto complessi che attengono alle scelte della “Politica” – con la P maiuscola, di rango regionale e nazionale. Rispetto ai quali non bastano le buone intenzioni per fermarli ne i velleitari programmi “Arcobaleno” “di contrasto allo spopolamento” e di ritorno “all’agricoltura collinare di sussistenza”, ormai abbandonata da tutti a tutte le latitudini».
«Chi pensa il contrario – sottolonia ancora “Raggio di Sole” – pecca di presunzione e rischia di creare solo illusioni destinate a svanire miseramente come neve al sole. Infatti, il fenomeno di cui parliamo non riguarda solo Sant’Andrea o un singolo Comune della Calabria, ma coinvolge l’intero meridione o Sud d’Italia. Ne da notizia un servizio giornalistico su l’Espresso del 7 settembre scorso dal titolo: «Buio a Mezzogiorno – Sud dimenticato dalle mappe della politica» che parla di: «Desertificazione industriale. Assenza di risorse umane, imprenditoriali e finanziarie. Rischio povertà. E crollo demografico: il Sud sarà interessato nei prossimi anni da uno stravolgimento demografico, uno tsunami dalle conseguenze imprevedibili. Sottosviluppo permanente». Quanto sopra è certificato dal “Rapporto Svimez 2015” che fotografa una situazione che l’articolista definisce «catastrofe del Mezzogiorno», diventato «Un mondo dimenticato, sparito dalle mappe della politica italiana, terra di approdo per i migranti in arrivo dall’Africa e alla deriva nel Mediterraneo, terra di fuga per le giovani generazioni. Un mondo che sprofonda nell’illegalità e nel sopruso mafioso.»
«Si tratta, quindi – conclude la minoranza – di fenomeni più grandi di noi che amareggiano, sicuramente, ma che dobbiamo accettare senza far responsabilità che, ovviamente finta di opporci per salvarci la faccia, senza cercare ci sono, ma sono cosi lontane e diffuse che diventa inutile ogni recriminazione. Mettiamoci, quindi, l’animo in pace. Come ha già fatto, evidentemente, l’ attuale Amministrazione comunale!!!