25 Aprile 2020
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25 APRILE, AMARONI AL MONDO: «SIAMO TUTTI SIMBOLO DI UNA “NUOVA RESISTENZA”»
Amaroni: Palazzo Canale, sede del municipio
Il sindaco e l’amministrazione comunale: “Oggi celebriamo la Festa della Liberazione, una ricorrenza che differentemente dagli altri anni, non rievoca con spirito patriottico solo un passato lontano ma assume i connotati della contemporaneità”
di Franco POLITO
AMARONI (CZ) – 25 APRILE 2020 – Vecchia e moderna Resistenza.
Cambiano i “nemici”, ieri i nazifascisti oggi il Covid – 19, ma il senso di appartenenza nazionale e lo spirito unitario con cui opporsi rimangono inalterati.
Il sindaco Luigi Ruggiero e l’amministrazione comunale, in occasione del 25 Aprile, lanciano un messaggio «al mondo che sta combattendo una guerra che non ha i connotati tipici di un conflitto: non si muore sotto i colpi di un’arma, per effetto delle bombe sganciate da un aereo o di un missile lanciato da una base militare: il nostro “nemico” è silente, invisibile; si è insinuato rapidamente nelle nostre vite, nei nostri rapporti personali, sociali, lavorativi, superando ogni barriera fisica, condizionando anche il nostro equilibrio mentale».
«Oggi – ricordano gli amministratori amaronesi – il nemico da combattere è il Covid-19, la cui capacità di diffusione è stata talmente fulminea da non avere nemmeno dato il tempo di renderci conto di cosa ci stesse accadendo intorno.
Un “avversario” dalla forza devastante, che ancora oggi, a distanza di mesi, non conosciamo.
Ne contiamo i morti, i conseguenti effetti sociali ed economici negativi.
Siamo in guerra, è vero, ma la storia è al contempo memoria e insegnamento: ad ogni conflitto segue la pace, ad ogni tentativo di destabilizzazione si contrappone la forza della resistenza».
«Oggi – sottolineano – celebriamo il 25 aprile, simbolo dell’ Unione e della Libertà.
Oggi ricordiamo la Resistenza, i suoi martiri, la lotta per la Democrazia.
Oggi celebriamo la Festa della Liberazione, una ricorrenza che differentemente dagli altri anni, non rievoca con spirito patriottico solo un passato lontano ma assume i connotati della contemporaneità.
Siamo tutti il simbolo di una nuova Resistenza, che si esprime nei presidi sanitari, nel volontariato, nelle Istituzioni, attraverso il rispetto delle regole per il contenimento del contagio, le varie forme di solidarietà sociale ed economica, con l’alto senso civico di Paese che lotta e si sacrifica per alimentare con forza e dare concretezza ad un futuro rigoglioso e di rinnovata serenità».
«Che questa Festa – concludono – sia per tutti una ricorrenza sentita, colma di memoria e speranza.
Che questo 25 aprile sia per la Nazione, oggi più che mai, espressione concreta di Resistenza e Liberazione.
Viva l’ Italia!»