PRESERRE (CZ) – S.S.106, LORENZO SIMERI È LA QUINTA VITTIMA DELLA NEL 2017
Il quarantenne vittima della S.S.106 in un impatto nella mattina di ieri a Rossano, nel Cosentino
di REDAZIONE
PRESERRE (CZ) – 18 GIUGNO 2017 – L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” con dolore e sconforto rende noto l’ennesimo incidente mortale avvenuto a seguito di uno scontro che ha coinvolto una autovettura Audi A4 e un Furgonato. L’impatto è avvenuto intorno alle 08:00 di ieri mattina sulla S.S.106 a Rossano (CS). Nel sinistro ha perso la vita Lorenzo Simeri di 40 anni. Tre le persone rimaste ferite e tra queste una giovane donna che viaggiava nell’auto della vittima e che è stata subito trasportata con l’elisoccorso all’ospedale Annunziata di Cosenza.
Lorenzo Simeri è la quinta vittima della S.S.106 nell’anno 2017 dopo Bianca Grande di 70 anni investita il 28 gennaio a Botricello e deceduta in ospedale il 12 febbraio, Vincenzo Mercurio di 74 anni deceduto il 23 febbraio a Botricello (CZ), Ciòbotaru Gheorghe di 26 anni, deceduto il 15 aprile a Rossano (CS) e Domenica Greco di 25 anni, deceduta il 7 maggio a Saline Joniche (RC).
L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” precisa che nel tratto interessato dall’incidente di oggi e che resta in assoluto uno dei più pericolosi della S.S.106 in provincia di Cosenza non è mai stato effettuato alcun intervento di messa in sicurezza dall’ente proprietario/gestore della strada sia esso Anas Spa o Comuni che ne hanno la competenza. Così come intendiamo evidenziare che solo in questo tratto, tra i più pericolosi, non è mai stato installato alcun strumento che potesse prevenire incidenti (spartitraffico centrale, limitatori di velocità, ecc.).
Evidenziamo, altresì, che lo Stato Assassino che ogni giorno uccide i calabresi sulla S.S.106 è incapace di investire affinché possa essere sviluppato un cospicuo piano di investimenti che possa provvedere ad una messa in sicurezza subito ed all’ammodernamento di una arteria viaria contraddistinta da illegalità diffuse e da una scarsa manutenzione ed ormai incapace di gestire gli attuali volumi di traffico che la rendono ad oggi una mulattiera che versa peraltro in uno stato comatoso. Non è più possibile che ancora oggi nel 2017, nell’indifferenza della classe politica calabrese tutta (senza alcuna distinzione!), possa esistere una pseudo-strada che miete vittime e feriti con una frequenza precisa, puntuale e disastrosa.
L’Associazione si stringe attorno alla Famiglia Simeri, ai Parenti ed agli amici tutti, a cui esprimiamo sentimenti di vicinanza e cordoglio. Noi non dimenticheremo un’altra vita spezzata, un’altra vittima della S.S.106, la “strada più pericolosa d’Italia”. Noi non resteremo indifferenti ed in silenzio davanti all’ennesima vittima di una strada sempre più serial killer in Calabria ed in Italia. La “strada della morte”, non ci stancheremo mai di ripeterlo, rappresenta la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana.