5 PER MILLE DELL’IRPEF AL COMUNE DI SQUILLACE, PARTITA LA CAMPAGNA INFORMATIVA
Al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi basta apporre la propria firma sull’apposito riquadro del modulo
di Salvatore TAVERNITI (Gazzetta del Sud)
SQUILLACE (CZ) – 10 GIUGNO 2022 – E’ partita a Squillace la campagna informativa per sensibilizzare i cittadini a destinare il 5 per mille dell’Irpef al Comune, in occasione della presentazione della dichiarazione dei redditi.
Lo ha deciso l’amministrazione comunale presieduta dal sindaco Pasquale Muccari.
La legge, infatti, prevede la facoltà di destinare una quota pari al 5 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche a sostegno delle attività sociali svolte dal comune di residenza del contribuente.
Tale possibilità non esclude la scelta di destinare l’8 per mille a favore dello Stato e di alcune confessioni religiose e non comporta in alcun modo un aumento della tassazione, ma soltanto la destinazione di una parte delle proprie imposte a finalità sociali.
Il sindaco Muccari, l’assessora alle politiche sociali Rosetta Talotta e l’assessore alla programmazione Franco Caccia sostengono che «ci sono buone azioni che possono aiutare tanto e senza nessun costo aggiuntivo per il cittadino.
Per questo motivo abbiamo ritenuto importante, specie dopo i problemi vissuti dalle famiglie nel corso della pandemia, di sensibilizzare i cittadini a donare il 5 per mille al Comune.
Al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi basta apporre la propria firma sull’apposito riquadro del modulo.
La firma non costa nulla, ma aiuta tanto. I fondi ricevuti attraverso questa modalità potranno essere spesi esclusivamente per il sociale e quindi ciò consentirà di aumentare i servizi rivolti a persone anziane, disabili, minori, famiglie».
Nello specifico, sarà realizzato un programma di interventi a favore di giovani, famiglie, anziani, disabili e soggetti in difficoltà economica e sociale residenti a Squillace, in particolare impiegando quanto ricavato nel campo dell’assistenza alimentare, contributi economici a integrazione del reddito familiare, indigenza o estrema povertà e, in generale, in tutte quelle situazioni di particolare necessità dove l’intervento sociale istituzionale può risultare insufficiente.
Naturalmente, in presenza di un gettito di somme più consistenti si potranno finanziare e possibilmente ampliare attività a più ampio respiro nel campo sociale.