30 Ottobre 2020
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CRISI ABRAMO CUSTOMER SERVICE, LA PROTESTA DI UGL
Lo striscione davanti a sede azienda: “Tante parole, nessun investimento = Stipendi al 70%”
di REDAZIONE
CATANZARO – 30 OTTOBRE 2020 – In data odierna l’UGL Telecomunicazioni Calabria ha inteso compiere un atto dimostrativo sotto la sede che ospita gli uffici dirigenziali dell’Abramo Customer Care.
Nessun sit-in, nessuna presenza fisica, ma solo uno striscione con la dicitura “ Tante parole, nessun investimento = Stipendi al 70%”.
In questi giorni i lavoratori dell’Abramo Customer Care hanno percepito infatti solo il 70% delle spettanze ed alla data odierna non conoscono entro quando percepiranno la restante parte.
Da quasi due anni la nostra Organizzazione sollecita un cambio di rotta alla proprietà aziendale, atteso dai propri dipendenti che vivono ormai ogni giornata nella disillusione e nell’incertezza di ciò che potrebbe accadere nel breve futuro.
Nonostante i frequenti cambi di management, gli ultimi due anni sono stati caratterizzati da promesse di investimenti mai diventati fatti concreti.
L’emergenza relativa al Covid19 ha contribuito non poco a rendere il quadro della situazione ancora più nebuloso.
Dopo un anno di attesa, finalmente, l’azienda aveva presentato, alle Organizzazioni Sindacali ed alle RSU elette, un Piano Industriale pur non approfondendo nel dettaglio quali fossero i piani attuativi dello stesso.
Dopo la presentazione l’ennesimo cortocircuito.
Silenzi ed ulteriori avvicendamenti del management che sono culminati nella doccia fredda per i lavoratori di questi giorni, prima con il differimento degli stipendi e successivamente con il pagamento del solo settanta per cento.
La nostra Organizzazione è ben conscia di quali possano essere le difficoltà legate alla instabilità del mercato delle telecomunicazioni. Ma, coerentemente a quanto abbiamo sempre sostenuto anche prima dell’emergenza pandemica, l’azienda Abramo deve, in modo trasparente, far comprendere ai propri dipendenti quali siano le sue capacità di stare sul mercato e soprattutto se esistono le condizioni di investire nel futuro.
Una chiarezza ed una trasparenza che caratterizzi le relazioni con le parti sociali ed i rappresentanti dei lavoratori.
L’UGL Telecomunicazioni vuole spronare la proprietà e l’attuale management ad iniziare un confronto che consenta di uscire da una situazione di incertezza che dopo gli ultimi fatti non fa presagire nulla di positivo ai lavoratori ed alle loro famiglie.