18 Dicembre 2020
82
“COME VORREI LA MIA SQUILLACE”, ZOFREA “SCRIVE” A BABBO NATALE
Enzo Zofrea
Il segretario del Pd e consigliere comunale di opposizione in una ideale letterina simile a quella dei bambini ha espresso i suoi “desiderata” per la città
di Franco POLITO
SQUILLACE (CZ) – 18 DICEMBRE 2020 – L’atmosfera natalizia risveglia il fanciullo che è in noi.
Non è mai troppo tardi per riprendere il filo del discorso con Babbo Natale e magari (anche) sfogarsi se le cose non vanno per come dovrebbero.
In fondo non costa nulla. Babbo Natale ascolta tutti.
Anche Enzo Zofrea, segretario del locale circolo del Pd e consigliere di opposizione con “TuttInsieme Per Squillace”, che ha mò di lettera (come quelle inviate quando era un infante) gli ha espresso i suoi “desiderata” su Squillace.
«Una città – si legge – che ha una storia antica, famosa per i suoi monumenti e per le realtà sociali e lavorative che la compongono».
Uno dei primi pensieri è per i concittadini. «Caro Babbo Natale, questa volta ti scrivo per far sì che per il 2021 possano essere felici, sereni e ben amministrati» auspica Zofrea.
Poi la “lettera” scivola su una questione che secondo Zofrea «richiede un vero e proprio miracolo, ma almeno tu… provaci!»
L’argomento investe l’amministrazione comunale secondo Zofrea «mossa dal più totale lassismo» e «in uno stato di imbarazzante indifferenza».
Di contro «Squillace – sottolinea ancora il segretario Pd – è ricca di associazioni che ogni giorno promuovono il territorio e si impegnano ad aiutare chi ha maggiori difficoltà, mettendo sempre il bene degli altri al primo posto.
In città abbiamo anche un tessuto di attività commerciali che, nonostante la crisi, investe con passione per renderla più attrattiva, soprattutto in questi giorni di festa».
Insomma, Zofrea presenta Squillace a Babbo Natale come «un posto meraviglioso, da lassù te ne sarai accorto, ma come tutte le cose belle ha bisogno di grande affetto e cura».
Già, affetto e cura.
«Mi piacerebbe tanto – chiede Zofrea a Babbo Natale – che l’Amministrazione Comunale realizzasse un parco giochi per i bambini, che tra qualche giorno andranno in vacanza, per poterli vedere giocare all’aria aperta sullo scivolo o sull’altalena, anziché chiusi in casa a giocare con i videogiochi.
Mi piacerebbe che alcuni capissero che lasciare la spazzatura in ogni dove non è una furbata, che gettare carte per strada per poi lamentarsi sui social non è coerente.
Fa’ in modo che le scuole cittadine vengano poste al centro di una manutenzione più specifica e accurata.
Vorrei che il Comune aiutasse le famiglie che hanno bisogno esentandole dal pagare la Tari e vorrei anche che chi ogni giorno vive del proprio lavoro non sia costretto ad abbassare le serrande perché l’imposizione fiscale è divenuta non più tollerabile».
Non manca la richiesta di una particolare attenzione per gli anziani e i disabili.
«Vedi – continua Zofrea – molte strutture sono ancora piene di barriere architettoniche e nessuno si interessa a toglierle.
Anziani e disabili sono i più colpiti così come i genitori con i bambini piccoli nel passeggino.
Ci sono alcuni marciapiedi che si possono percorrere a senso unico, pali ovunque, persino sugli scivoli dei disabili che fanno diventare una passeggiata nel centro città una gara di slalom».
Già che c’è Zofrea confessa «che il sogno del Centro servizi quale incubatore per la nascita e per lo sviluppo di reti d’impresa nell’artigianato, di cui qualcuno parla e sparla da decenni, non rimanga tale» e che gli piacerebbe, anche, «che il lungomare diventasse un punto di ritrovo per l’intero comprensorio».
Infine, ma non ultimi, i giovani ovvero la questione che gli sta più a cuore.
«Ancora una volta – sottolinea Zofrea -, sono stati utilizzati solo per la propaganda politica e i più colpiti da questo abbandono amministrativo.
Troppo spesso non possono far altro che preparare le valigie e andare via.
Fai presto, altrimenti il prossimo Natale corri il rischio di trovarne sempre meno, poiché costretti ad abbandonare la città! Troverai solo anziani, disoccupazione e crisi sociale».
La conclusione è uno sguardo (positivo) sul futuro. «Vedi tu quello che puoi fare. Io nel contempo continuerò a lavorare sul territorio affinché si possano creare le premesse per guardare con occhio diverso e con più fiducia al futuro e sono certo che, col concorso, la collaborazione e la partecipazione, anche critica, di tutti i cittadini, questa splendida città potrà conoscere una stagione di benessere e di prosperità per i suoi figli».