12 Gennaio 2021
11
SCUOLA, IL CDS NON “FERMA” SPIRLÌ: «SE SERVE ANDREMO SULLE BARRICATE»
Continueremo monitorare. Azzolina non vuole didattica integrata
di REDAZIONE
CATANZARO – 12 GENNAIO 2021 – La “carenza motivazionale” con cui il Consiglio di Stato ha deciso di bocciare il ricorso della Regione Calabria contro la decisione del Tar di riaprire le scuole elementari e medie “è una motivazione politica”.
Lo ha detto il presidente ff della Regione Nino Spirlì in una diretta video su Facebook.
“Già – ha aggiunto – basterebbe il parere del Cts che ha portato al rinvio delle elezioni regionali. Si capisce che è un fatto politico dai commenti: Spirlì ha perso, è stato battuto. Ma ci rendiamo conto? Pensano veramente fosse una battaglia politica?
Lasciamo perdere i cavillini da azzeccagarbugli. Non è finita qui. Continueremo a vigilare ed a controllare i risultati territorio per territorio. State sicuri che laddove mi dovessi rendere conto che veramente cominciano casi veri e reali – e spero che non accada – sarò ancora una volta sulle barricate insieme a voi.
In Germania, che è stata la prima a sbandierare ‘tutti a scuola’, adesso hanno messo tutti in dad fino alla fine di gennaio e sono disponibili ad allungarla anche dopo.
Dagli screening che faremo in questi giorni potrebbe accadere che proporremo la didattica a distanza e mi auguro si possa fare e che non ci sia una sorta di guerra. Agli amici sindaci chiedo: verificate se sui vostri territori ci sono dei casi. Perché se ci fossero, come sta accadendo, allora potreste intervenire”.
“La cosa che mi ha sorpreso – ha detto Spirlì – è la rapidità supersonica con cui è stata svolta questa attività giudiziaria.
Un dato è chiaro: un centinaio di famiglie, che, ed è un nostro pieno diritto, andremo anche a sapere chi sono, hanno messo in scacco, non il presidente facente funzione ma oltre 10 mila famiglie calabresi che hanno fatto una petizione e non so come ringraziarvi”.
“In Conferenza Stato-Regioni – ha detto Spirlì – avevo proposto la didattica mista per consentire a chi lo desiderava di proseguire con la didattica a distanza ma il ministro Azzolina non gradisce. L’unica cosa che sta portando avanti, ormai, è il rientro a scuola.
Se non si rientra ha perso e siccome non vuole perdere, è l’unica cosa che ripete e chiaramente deve ottenere quel risultato. Tutti quelli che non glielo fanno ottenere sono per lei da abbattere”.