17 Febbraio 2021
22
AUTORIZZAZIONE E ACCREDITAMENTI SANITARI, SAPIA E GUCCIONE LANCIANO L’ALLARME
I due esponenti di 5 Stelle e Pd: “Situazione gravissima, potrebbe esplodere una ‘bomba”
di REDAZIONE
PRESERRE (CZ) – 17 FEBBRAIO 2021 – «C’è la necessità di affrontare di petto le gravissime questioni che riguardano l’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture sanitarie operanti sul territorio calabrese.
Da ultimo l’Anticorruzione nazionale aveva a riguardo elencato forti criticità e indicato importanti misure da seguire». Lo affermano, in una nota congiunta, il deputato M5S Francesco Sapia, che annuncia una specifica interrogazione parlamentare in proposito, e il consigliere regionale Carlo Guccione, del Pd.
«In Calabria ci sono troppi rebus e irrisolti – proseguono i due rappresentanti – in fatto di autorizzazione e di accreditamento dei privati, intanto a proposito della verifica del possesso dei requisiti di legge. Si è legittimata l’autocertificazione come pratica di rinnovo e talvolta si è derogato su due piedi alle norme quadro nazionali.
Ad oggi, perciò, pendono centinaia di decreti commissariali basati su mere autocertificazioni. Potrebbe dunque esplodere qualche “bomba”, con effetti devastanti. Infatti è proprio nel settore delle autorizzazioni e dell’accreditamento che, come ha ribadito l’Anticorruzione nazionale, si possono annidare tentativi o casi di corruzione anche molto pesanti, a spese dei cittadini calabresi».
«Ciononostante – rimarcano Sapia e Guccione – in questo ambito è tutto fermo come nulla fosse. La struttura commissariale è paralizzata perché il commissario Guido Longo è stato lasciato da solo.
Inoltre il commissariamento dell’Asp di Catanzaro è stato prorogato per ripristinare la legalità, il dipartimento regionale Tutela della salute cammina con una sola marcia e il suo settore Accreditamenti e Autorizzazioni non è stato ancora potenziato, sicché per via delle pratiche inevase si rischiano interruzioni di pubblico servizio, intanto per il 118 di Cosenza.
Se non bastasse, il piano pandemico della Regione non è stato ancora adottato, malgrado ciò abbia, come noto, determinato le dimissioni del generale Saverio Cotticelli». «Il governo Draghi – concludono Sapia e Guccione – può scegliere di ignorare o di rinviare queste urgenze a data da destinarsi.
Oppure può decidere, come auspichiamo, di entrare con fermezza e strumenti di precisione nel cuore dei problemi del Servizio sanitario calabrese. Noi continueremo a denunciare e soprattutto a proporre soluzioni politiche, quanto mai indispensabili».