2 Novembre 2014
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PRESERRE (CZ) – Esiste una vita oltre l’euro?
Se lo chiede Ernesto Preatoni nel libro “La vita oltre l’euro”, edito da Rubbettino, scritto con il direttore de Il Giorno Giancarlo Mazzuca
di Gianni Romano (Il Quotidiano del Sud, in precedenza Il Quotidiano della Calabria) e Francesco Lulissiano
PRESERRE (CZ) – 2 NOVEMBRE 2014 – La vita oltre l’euro di Ernesto Preatoni con Giancarlo Mazzuca Perché da sette anni l’economia dell’Italia va a fondo? Perché alcuni Paesi dell’Unione Europea crescono, mentre altri sono sull’orlo del fallimento? Perché Francesi e Inglesi sono arrivati al punto di immaginare un referendum per liberarsi di quest’Europa?
Sono le domande che i politici – italiani ed europei – sono stati costretti aporsi, quest’anno, subito dopo gli choccanti risultati delle elezioni europee. Molti di questi politici, soprattutto in Italia e in Francia, oggi pensano che l’Europa e l’euro debbano essere cambiati, oppure l’Unione rischia di implodere. Già cinque anni fa, però, un imprenditore aveva previsto quello che sta avvenendo oggi: Ernesto Preatoni. Le sue teorie, esposte sui principali quotidiani italiani – allora, quando la stragrande maggioranza di politici ed economisti tifavano per la moneta unica – avevano raccolto aspre critiche.
Oggi le sue opinioni sulla moneta unica e sugli eurovincoli sono oggetto di valutazione tra i politici eletti a Bruxelles, oltre che tema di dibattito tra economisti e opinionisti in Italia. In una vivace conversazione con il direttore del Giorno, Giancarlo Mazzuca, Preatoni, con l’approccio dell’economista pragmatico, che sa unire la visione dell’imprenditore a quella dello studioso dei fenomeni economici – spiega perché quest’euro non può funzionare – e non ha mai funzionato – per l’Italia e per l’Europa, perché gli eurovincoli rischiano di farci affondare e perché anni fa autorevoli politici abbiano insistito per portare l’Italia in un’Unione sbagliata e oggi, anche di fronte all’evidenza – non vogliano rassegnarsi a cambiare idea.
I “sacerdoti dell’euro”, che allora – con una visione miope – portarono l’Italia nell’unione monetaria, oggi rischiano di trascinare l’Italia oltre il ciglio del baratro e di condannarla a un default paragonabile a quello argentino. Unica via di salvezza?
Un ritorno ordinato alla lira. Perché c’è una vita fuori dall’euro (come dimostrano i Paesi europei che non hanno accettato di adottare la moneta unica) ed esiste una vita anche oltre all’euro, per chi deciderà – con coraggio – di abbandonare una valuta nata male e finita peggio.