3 Marzo 2021
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BROGLI ELETTORALI A REGGIO, SEI MISURE CAUTELARI
Operazione Polizia, ipotesi reato alterazione del voto
di REDAZIONE
REGGIO CALABRIA – 3 MARZO 2021 – Nuovo arresto per il consigliere comunale di Reggio Calabria nel secondo troncone dell’inchiesta sui brogli elettorali alle elezioni comunali del 20 e 21 settembre 2020. La Polizia ha eseguito un’ordinanza di cautelare a carico di sei persone, cinque ai domiciliari e un provvedimento di sospensione dall’esercizio pubblico.
I sei sono indagati, a vario titolo, per alterazione del voto, falsità ideologica in atto pubblico ed abuso d’ufficio.
I provvedimenti sono stati disposti dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria, Stefania Rachele su richiesta del procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni e dei sostituti Paolo Petrolo e Nunzio De Salvo.. Oltre a Castorina, che è pure ex componente del direttivo nazionale del Partito democratico, gli altri indagati fanno parte del suo entourage e c’è anche un funzionario amministrativo.
A vario titolo sono accusati di diverse ipotesi di alterazione del voto, falsità ideologica in atto pubblico ed abuso d’ufficio. Si tratta dei soggetti avrebbero aiutato il consigliere comunale nel reperire le copie delle tessere elettorali che poi sono state utilizzate per far risultare il voto degli anziani che non si sono mai recati al seggio. L’indagine di oggi è il risultato dei riscontri alle dichiarazioni del presidente di seggio Carmelo Giustra, arrestato a dicembre assieme a Castorina.
Ai pm e al gip che lo hanno sentito durante l’interrogatorio di garanzia, infatti, Giustra ha raccontato come è stato nominato presidente di seggio ma anche che c’era un vero e proprio “accordo con Castorina”.
Proprio l’esponente politico gli aveva consegnato la nomina direttamente nella sua segreteria il venerdì prima delle elezioni.
Una persona incontrata all’interno della segreteria di Castorina, invece, sempre secondo il racconto di Giustra, gli avrebbe dato una lista di nomi di anziani con i rispettivi numeri di duplicati delle tessere elettorali che egli avrebbe dovuto inserire nel registro del seggio.