6 Novembre 2014
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TORRE DI RUGGIERO (CZ) – 4 Novembre, ricordati i Caduti di tutte le guerre
L’omaggio torrese alle vittime di tutte le guerre
Cerimonia intensa e toccante davanti al monumento ai Caduti. Coinvolte le scuole con i bambini che hanno letto le poesie
Fonte: articolo e foto di Gianni Romano
TORRE DI RUGGIERO (CZ) – 6 NOVEMBRE 2014 – Commemorato il 4 Novembre a Torre di Ruggiero. Una cerimonia toccante che ha visto la presenza dell’amministrazione comunale con il sindaco Giuseppe Pitaro, il corpo della polizia municipale, la protezione civile con il responsabile Gabriele Raimondo, i carabinieri della stazione di Cardinale, l’associazione carabinieri Soverato, i volontari della Misericordia e le scuole dell’istituto comprensivo.
La cerimonia prendeva il via davanti al municipio, la banda di Cardinale intonava marce e si formava un lungo corteo, tra le strette vie sino alla chiesa matrice di Santa Domenica dove veniva celebrata la santa messa, alla fine di questa, corteo per le vie del borgo, con gli alunni che sventolano il tricolore, poi sino al monumento dei caduti situato accanto al Santuario Mariano Della Madonna Delle Grazie. Il sindaco Pitaro ha letto i nomi di tutti i caduti in guerra e gli studenti alla fine hanno recitato le loro poesie .
Il 4 Novembre è stata l’unica festa nazionale che, istituita nel 1919, abbia attraversato le età dell’Italia liberale, fascista e repubblicana. Fino al 1976 è stata un giorno festivo a tutti gli effetti. Dal 1977 in poi, a causa di una riforma del calendario delle festività nazionali introdotta per ragioni economiche con lo scopo di aumentare il numero di giorni lavorativi con la legge 5 marzo 1977 n. 54, è stata resa “festa mobile” che cadeva nella prima domenica di novembre.
Nel corso degli anni ’80 e ’90 la sua importanza nel novero delle festività nazionali è andata declinando, ma recentemente (in corrispondenza con la Presidenza della Repubblica di Carlo Azeglio Ciampi) è tornata a celebrazioni ampie e diffuse. In occasione del 4 novembre e dei giorni immediatamente precedenti le più alte cariche dello Stato rendono omaggio al Milite Ignoto, la cui salma riposa presso l’Altare della Patria a Roma, e si recano in visita al Sacrario di Redipuglia dove sono custodite le salme di 100 mila caduti nella guerra del ’15-’18, nonché a Vittorio Veneto, la località in cui si svolse l’ultimo confronto militare della Grande Guerra fra Esercito italiano ed esercito austro-ungarico.
Le celebrazioni più importanti si tengono a Trento, Trieste e Roma.In occasione della giornata delle forze armate italiane, inoltre, è prassi che il Capo dello Stato e il Ministro della Difesa inviino all’esercito un messaggio di auguri e di riconoscenza a nome del Paese.Durante l’età repubblicana, durante la festa delle forze armate italiane è stata pratica diffusa quella di aprire al pubblico le caserme per favorire l’incontro fra militari e civili. Spesso venivano organizzate esposizioni di armamenti e mostre riguardanti in particolare la prima guerra mondiale all’interno delle caserme.
Usuali erano anche, specie negli anni ’50 e ’60, le dimostrazioni sportive e le esercitazioni dimostrative dei soldati. Nelle principali città italiane inoltre si tenevano concerti in piazza delle bande militari. I Ministeri della Difesa e dell’Istruzione collaboravano affinché bambini e ragazzi prendessero parte alle celebrazioni di fronte ai locali monumenti ai caduti.