19 Aprile 2021
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L’ABBRACCIO TRA DUE CUGINETTI GUARITI, PALERMITI RINASCE DALL’INCUBO COVID
Diventati il simbolo della libertà e del ritorno alla normalità
di Salvatore TAVERNITI (Gazzetta del Sud, 18 aprile 2021)
PALERMITI (CZ) – 19 APRILE 2021 – A Palermiti continua a scendere il numero dei positivi, grazie alle misure di contenimento predisposte dagli organi competenti.
E fra i nuovi guariti ci sono due bambini che sono diventati subito il simbolo della libertà e del ritorno alla normalità. Il loro abbraccio liberatorio racchiude il significato della guarigione e della vittoria sull’invisibile “ospite” che sta flagellando il mondo. Angelo, di 5 anni, e Giuseppe, di 4, sono cuginetti.
Entrambi sono risultati positivi al Covid il 18 marzo e il 13 aprile sono guariti; entrambi frequentano la scuola dell’infanzia di Palermiti. Abituati a vedersi tutti i giorni, hanno dovuto sospendere i loro incontri per circa un mese con grande sofferenza, in clausura forzata con i loro genitori e le sorelline, tutti positivi, ma ora tutti guariti.
La quarantena determinata dalla pandemia non è facile per nessuno, ma coloro che certamente soffrono di più in questo periodo sono senz’altro i bambini.
Rimanere chiusi in casa, tenuti lontani dagli amici e dai compagni di scuola, senza la possibilità di abbracciarsi, toccarsi o giocare in gruppo è una vera sofferenza.
Angelo e Giuseppe hanno trascorso il periodo di positività e di isolamento senza particolari problemi dal punto di vista dei sintomi, hanno avuto solo un po’ di febbre, ma hanno desiderato tanto il momento del ritorno alla normalità.
Lo hanno raggiunto mercoledì scorso, quando hanno potuto rivedersi e ritrovarsi. I due cuginetti si sono lasciati andare in un abbraccio liberatorio emozionante, diventato esempio per tutti.
Il papà di Angelo è il consigliere comunale Antonio Cantaffa, che ringrazia tutti per il sostegno e le parole di incoraggiamento, dal sindaco agli altri amministratori comunali, al parroco, al suo datore di lavoro e ai colleghi, alla protezione civile, ai volontari, agli amici e ai parenti.
Con la speranza di tornare presto agli abbracci, come quello commovente e suggestivo di Angelo e Giuseppe.