14 Giugno 2021
126
TRA AMARCORD E BENEDIZIONE DEI PANI AD AMARONI È FESTA PER SANT’ANTONIO
Don Robeerto Corapi: “No alle ingiustizie e alla società dell’avere”
di Franco POLITO
AMARONI (CZ) – 14 GIUGNO 2021 – Le immancabili famiglie ; i bambini (tanti) che indossano il saio del santo, simbolo di devozione e attaccamento alla sua figura; tanta fede e meditazione.
C’era tutto questo ieri ad Amaroni nella parrocchia di Santa Barbara Vergine e Martire per la solenne celebrazione eucaristica in onore di Sant’Antonio, compatrono della comunità.
Emozionantissimo, il parroco del sorriso don Roberto Corapi rivive le sequenze della sua infanzia a Squillace. Allora frequentava la chiesa di San Matteo, mai un’assenza alla “Tredicina di Sant’Antonio”, un santo a lui tanto caro.
«Mi ha sempre colpito – confessa don Roberto nel corso del rito – questa benedizione del pane e dei bambini. Che bello, dopo 20 anni, la ritrovo qui ad Amaroni e sono grato a Dio per questo dono che mi ha fatto».
Nel corso dell’omelia don Roberto Corapi infuocato come sempre da passione e gioia contagiosa, denuncia ogni forma di ingiustizia sociale. Nelle parole del giovane sacerdote c’è la difesa degli ultimi e di chi non ha voce.
«Non è festa di Sant’Antonio se noi non siamo vicini ai poveri e a chi è nel bisogno – ammonisce -. Non è festa vera se noi non ci lasciamo guidare da Gesù che è nostra via.
A cosa servono le funzioni religiose se io non cambio vita, se non succede qualcosa nella vita.
Sant’Antonio ci deve portare a proiettare il nostro sguardo a Gesù, tutto ci deve portare ad amare e a servire Gesù».
Poi cita Papa Francesco e parlando dei santi della porta accanto. «Chi sono? – fa notare – Un papà che si alza al mattino presto per portare il pane ai figli , una mamma che accudisce con amore i figli.
Ogni battezzato deve diventare santo.
Come possiamo parlare di santità se noi non riusciamo a perdonare l’altro? Ad amarlo così come è?»
Parole sempre calde quelle di don Roberto, convinto sempre di più «che c’è l’impellenza di tornare al Vangelo».
La benedizione del pane e dei bambini che fanno da corona sull’altare sigilla la celebrazione.
Con gioia nel cuore Don Roberto definisce i bambini «angeli di Dio e puri di cuore».
Imprevedibile come sempre nella spontaneità dei suoi gesti intrisi di bontà, solleva in alto una bimba abbigliata col saio di Sant’Antonio e impartisce la benedizione solenne per tutti i presenti, i giovani e gli ammalati.
Con Sant’Antonio nel cuore ognuno torna a casa, portando con sé nuovi messaggi di rinnovamento individuale e collettivo.