PROGETTO PORTO A SOVERATO, ITALIA NOSTRA: «BAIA NON SAREBBE PIÙ LA STESSA»
Riceviamo e pubblichiamo:
PRESERRE (CZ) – 21 SETTEMBRE 2021 – Nell’aprile 2020, da un documento pubblicato sull’albo pretorio di Soverato si evinceva che la pineta di località “Corvo” di Soverato necessitava di tagli e potature a causa di malattie rilevate sugli alberi.
Nel maggio 2020 il Gruppo archeologico Paolo Orsi (oggi Italia Nostra “Paolo Orsi” Soverato – Guardavalle) coinvolgeva la Pro loco di Soverato per una iniziativa di sensibilizzazione e pulizia della suddetta pineta.
Alla raccolta di numerosi sacchi seguivano un nostro appello al sindaco di Soverato e una relazione tecnica del prof. Franco Santopolo che suggeriva piuttosto di curare gli alberi ammalati.
È seguito un lungo e apparente silenzio fino alla determina n. 110 del 1 settembre 2021 con la quale si affidano, con incarico diretto, i lavori di diradamento/martellata della “Pineta Corvo” al dott. Piergiorgio Cameriere di Rossano nel quale confidiamo per un lavoro di risanamento vero e di rimozione limitata realmente agli alberi morti o irrimediabilmente compromessi.
È lodevole tanto interessamento per uno dei due polmoni verdi di Soverato e vorremmo rassicurazioni affinché continui ad essere tale, ma purtroppo temiamo possano esserci di mezzo altri interessi e ben altre destinazioni per quest’area.
Basta guardare il progetto del porto che da anni circola liberamente sul web: un’opera del tutto simile a quello di Badolato – del quale conosciamo bene gli errori e gli effetti negativi.
E allora si continuerà a pensare di rimediare perseverando nell’adottare quelle soluzioni che lungo la costa calabrese hanno già accentuato erosione e degrado con strutture cementizie emerse e sommerse lungo tutto il litorale soveratese.
Non è difficile immaginare che la baia di Soverato non sarebbe più la stessa e diventerebbe del tutto simile alle spiagge tirreniche nelle quali la balneazione è ormai compromessa.
La bellezza paesaggistica del luogo più rappresentativo della nostra cittadina sarà perduta per sempre e non solo questa. Che ne sarà dei nostri fondali così vari e ricchi di pesci che si aggirano in mezzo ai resti della antica cava di macine? Cosa lasceremo alle sfortunate generazioni che ci succederanno?
Ma allora, quale è il vantaggio per la comunità soveratese?
A nostro avviso nessuna.
Come al solito è il Dio danaro ad attirare come le mosche tutti i diretti interessati, sempre e solo quelli che vedono esclusivamente i propri profitti e sono del tutto disinteressati ai danni che arrecherebbero alla cittadina, al suo ambiente, ai suoi paesaggi, ai suoi cittadini e al suo benessere.
Noi non abbasseremo la guardia e vigileremo sullo svolgimento dei lavori coinvolgendo le associazioni e i cittadini che condividono le nostre preoccupazioni.
Sezione Italia Nostra “Paolo Orsi” Soverato – Guardavalle