5 Dicembre 2021
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RIFLESSIONE DELLA DOMENICA: DALLA PAROLA ALLA VITA
“Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri. Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio”. Il sacerdote invita a cambiare atteggiamento
A cura di don Roberto CORAPI (Arciprete ad Amaroni)
AMARONI (CZ) – 5 DICEMBRE 2021 – In questa seconda domenica di avvento, attraverso la parola del Signore siamo invitati a cambiare atteggiamento, preparare la via del signore che viene.
Per fare questo è necessario tenere conto delle esigenze della conversione a cui invita il Battista.
Siamo chiamati a bonificare gli avvallamenti prodotti dalla freddezza e dall’indifferenza, aprendoci agli altri con gli stessi sentimenti di Gesù, cioè con quella cordialità, con quella umanità e attenzione fraterna, che si fa carico delle necessità del prossimo.
Bisogna essere più umani. Non si può avere un rapporto di amore, di carità di fraternità con il prossimo, se ci sono dei buchi, come non si può andare su una strada con tante buche.
Occorre abbassare tante asprezze causate dall’orgoglio e dalla superbia.
Quanta gente forse senza accorgersene è superba, è aspra ,non ha quel rapporto di cordialità.
Occorre superare questo compiendo gesti concreti di riconciliazione con i nostri fratelli, di richiesta di perdono delle nostre colpe. Giovanni battista comincia a predicare, preparare la strada del Messìa.
La nostra vita è fatta di burroni cioè di mancanze ,di difetti ,ma ci sono anche le parti elevate cioè gli eccessi e le superbia. Per poter fare una bella strada incontro al Signore, bisogna colmare i difetti e abbassare gli eccessi.
L’avvento e questo tempo di grazia che il Signore ci offre proprio per aiutarci a scoprire i nostri limiti e le nostre esagerazioni.
Vogliamo impegnarci a conoscere quello che sbagliamo per poterlo correggere, vogliamo colmare la paura con un po’ di coraggio ,abbassare l’orgoglio con tanta umiltà.
Ricordiamo questo, che ogni uomo vedrà la salvezza di Dio e se noi desideriamo riempire i difetti abbassare gli eccessi, il Signore stesso compierà
l’opera e con meraviglia potremmo vedere la sua salvezza.
A noi l’impegno.