19 Dicembre 2021
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“MARIA NELLA GROTTA. INTERPRETAZIONI DI UN’ICONA”, MOSTRA TARGATA PRAMANTHA A CONFLENTI
Fino al 9 gennaio 9 Gennaio 2022 le opere di Kristina Kurilionok, Aistė Gabrielė Černiūtė e Indrė Ercmonaitė
di REDAZIONE
CONFLENTI (CZ) – 19 DICEMBRE 2021 – Pramantha Arte è lieta di annunciare l’apertura di una nuova mostra di pittura dal titolo Maria nella grotta.
Interpretazioni di un’icona delle artiste Kristina Kurilionok, Aistė Gabrielė Černiūtė, Indrė Ercmonaitė, a cura di Antonio Bruno Umberto Colosimo e Maria Rosaria Gallo, aperta da oggi, 19 dicembre 2021, al 9 gennaio 2022, presso lo spazio catuaiu della città di Conflenti.
“La mostra – raccontano i curatori – propone la reinterpretazione pittorica di una delle icone più rappresentative e rappresentate della cultura e dell’arte cristiana, quindi della cultura e della civiltà europea.
Interessante il fatto che questa esigenza interpretativa arrivi oggi – nel contesto della nostra lacerata attualità socio-politica e culturale – da tre artiste lituane (l’ultimo paese cristianizzato d’Europa, in bilico tra oriente e occidente europeo), da tre autrici che condividono comuni origini polacche e che si rapportano ad una delle figure più forti dell’identità religiosa attraverso un linguaggio pittorico personale, con intenzioni diverse, offrendo una declinazione del tema di straordinaria attualità e significanza.”
“Sedici dipinti allestiti in uno spazio insolito – rustico, intimo, vecchio, originario, paragonabile appunto ad una grotta – rilanciano la purezza, la forza, la potenza di un simbolo che sembra invocare con urgenza il suo senso più intimo: il valore assoluto, sacro e irrinunciabile dell’umanità. L’impatto visivo e i soggetti rappresentati consentono dei rimandi su diversi livelli: pittorico, storico e culturale.”
“Kristina Kurilionok si abbandona ad un’indagine iconica della Madonna col bambino e ripercorre con delicatezza, rispetto ed empatia – attraverso le opere dei grandi maestri – l’evoluzione allegorica del soggetto, passando dall’iconografia bizantina a quella rinascimentale, quasi a voler cercare, comprendere e trovare quegli stessi attributi mariani che hanno reso Maria eterna nell’immaginario laico e religioso: l’amore, la tenerezza, l’unione, la comunità, il nutrimento, il coraggio, il mistero, la via, la divinità, la madre, la donna.
Ma nell’excursus storico prodotto – segnato dalla stessa biografia dell’artista, figlia di culture diverse – è possibile riconoscere la sua personalissima tensione emotiva. Ed ecco che la figura di Maria viene investita di quell’indagine psicologica tipica di Kristina Kurilionok, votata al disvelamento delle contraddizioni, alla comprensione della complessità.
Così i volti dipinti e le pennellate segnate ci catapultano nel dualismo di una questione più profonda: spiritualità generata dalla carne; eternità generata dalla morte; purezza generata dal travaglio.”
“Con le scelte interpretative di Indrė Ercmonaitė la figura della Vergine Maria si impone nell’indissolubile destino di forza e dolore, di accoglienza e perdita, di salvezza e sacrificio.
E la poesia pittorica dell’artista, nell’utilizzo dei colori, nell’uso delle luci, nella scelta dei soggetti, sembra rimandare ad una consapevolezza vitale e universale: il compimento della verità passa attraverso la perdita delle certezze.”
Il linguaggio plastico di Aistė Gabrielė Černiūtė disperde il richiamo teologico dell’icona, si spoglia dei simboli storici e giunge all’essenza materica della figura. La donna, il suo volto, il bambino, il suo frutto. Il lavoro gestuale dell’artista diventa esso stesso simbolo della forza archetipica e generatrice del femminile, capace di sincronizzate nell’immagine di un autoritratto il senso infinito dell’esistenza finita.”
“In un momento storico particolarmente confuso e critico – concludono i curatori – in cui la verità si confonde con l’artificio, il razionale con la rigidità, l’irrazionale con l’ignoranza, l’egoismo con l’utilità, il tecnicismo con il bene comune, l’immobilismo con la vita, Maria nella grotta sembra andare alla ricerca del senso perduto, sembra rivendicare quel bisogno di spiritualità che è l’essenza del vivere umano”.
La mostra sarà aperta al pubblico fino al prossimo 9 Gennaio 2022, ogni domenica dalle ore 10,30 alle ore 12,30, oppure visitabile su appuntamento telefonando al numero +39 339 50 28 498