“IL PANE DI IERI È BUONO DOMANI”, COLDIRETTI CALABRIA ALLA GIORNATA NAZIONALE CONTRO GLI SPRECHI ALIMENTARI
Iniziative al via oggi negli agriturismi e nei mercati coperti di Campagna Amica a Cosenza, Reggio Calabria e Catanzaro Lido
di REDAZIONE
PRESERRE (CZ) – 5 FEBBRAIO 2022 – La cucina degli avanzi delle tradizioni contadine sarà protagonista negli agriturismi e nei mercati coperti di Campagna Amica a Cosenza, Reggio Calabria e Catanzaro Lido con una esposizione di piatti antispreco in particolare con l’utilizzo del pane raffermo.
L’iniziativa, partirà oggi 5 febbraio dalle ore 9.30 in occasione della Giornata nazionale di prevenzione contro gli sprechi alimentari.
“Il pane di ieri è buono anche domani” dice un vecchio proverbio contadino e proprio il pane, è il cibo simbolico nella lotta allo spreco che è un sacrilegio buttare e per questo sono nate e recuperate dalla tradizione contadina molteplici ricette per riutilizzarlo.
Nel menu degli agriturismi di Terranostra Calabria che hanno aderito all’iniziativa, sarà inserito per celebrare la giornata un piatto anti – spreco realizzato proprio con il pane raffermo.
Il cibo che resta dopo pranzi e cene – commenta Coldiretti – rappresenta una fetta rilevante degli sprechi alimentari che possono essere combattuti con la riscoperta dei piatti cosiddetti poveri ma gustosi, valorizzando gli avanzi e aiutando a conservare e trasmettere le tradizioni culinarie del passato alle nuove generazioni esaltando quindi sapori e fantasia nel segno del risparmio e della sostenibilità e alimentando il circuito positivo dell’economia circolare.
Le difficoltà economiche delle famiglie, stanno orientando questo nuovo modo di comportarsi anche tra le mura domestiche, dove quasi 3 persone su quattro sono attente a non sprecare cibo anche perché, questo porta ad un insegnamento più vasto: il nutrimento e i principi solidi che ci vengono dal passato sono sempre un buon viatico per il futuro e alimentano la testimonianza di chi ci ha preceduto che quasi come una venerazione, non dimenticando i sacrifici che si facevano, affermavano che “il pane. l’olio e il vino sono lezione e consolazione”.