“URTI E CANTI”, ECCO IL LIBRO DEL CROTONESE ENRICO LE PERA
Le idiosincrasie, nevrosi ed esaltazioni dell’autore sono esposte al lettore come in una mostra delle atrocità di cui vittima è essenzialmente l’identità dello stesso autore
di REDAZIONE
PRESERRE (CZ) – 31 MAGGIO 2022 – Esce per l’editore Ensemble di Roma”URTI e CANTI”, una raccolta poetica del crotonese Enrico Le Pera, già noto come regista e produttore.
In questo libro le idiosincrasie, nevrosi ed esaltazioni dell’autore sono esposte al lettore come in una mostra delle atrocità di cui vittima è essenzialmente l’identità dello stesso autore.
Si instaura un conflitto continuo con la parola, un gioco d’azzardo al rialzo, o al ribasso, dove la posta in palio diventa la comunicabilità della vita.
Si mescolano registri diversi, luoghi diversissimi (Crotone, Roma, Torino, Los Angeles) dove Le Pera ha vissuto, luoghi che ha amato e in cui si è scontrato con il reale, sperando che da questi scontri, da questi urti scaturisse un senso, un ritmo, una frattura (come dall’emicrania di Giove si genera la bellicosa Minerva).
Anche i suoi numi tutelari (Landolfi, Rebora, Pirandello e, ancora, Majakowski, Palazzeschi, Baudelaire) vengono fagocitati da questa ferocia lirica che non risparmia nessuno.
Ne resterà un residuo melodioso? Un accenno lirico? Una massa guasta che riesca a sciogliersi in canto?
Enrico Le Pera, nato a Crotone, vive tra Roma e Torino dove insegna lettere e storia del cinema e svolge attività di regista e produttore. Ha vissuto a Los Angeles dove ha lavorato come producer e sceneggiatore. È stato critico teatrale per la rivista «Primafila» e ha collaborato con le riviste letterarie «Liberatura» e «Storie».
Riguardo questo libro l’autore ci tiene a sottolineare come sia il frutto di un lungo processo: “Probabilmente tutto è nato all’età di otto anni quando scrivevo versi che la mia formidabile maestra, Emilia Rossitti, costringeva i miei compagni a imparare a memoria; qualcuno di loro ancora li ricorda. Molte cose sono cambiate ma non il sadico desiderio che gli stessi compagni, a distanza di metà secolo, imparino a memoria anche questi nuovi versi.”, dichiara scherzosamente.
Aggiunge: “È con un certo piacere, un mal celato orgoglio e forse qualche imbarazzo che comunico l’uscita di questo libro.
Di questi tempi scrivere versi è un atto ego-rivoluzionario, ma ancora più rivoluzionario è pubblicarli, per cui vorrei ringraziare l’editore Matteo Chiavarone e tutta la Redazione di Ensemble che ha creduto in questa raccolta, senza colpo ferire.”
Le poesie sono corredate dai disegni retro-futuribili di Francesco Petricca che ha con Enrico Le Pera un lungo sodalizio artistico.
Il libro è disponibile presso l’editore Ensemble, Feltrinelli, Mondadori, Libraccio, IBS, sui principali store online e soprattutto nelle librerie locali preferite.
Pubblichiamo di seguito delle poesie della raccolta:
Argilla
L’argilla di Crotone
si gonfia d’acqua
si spacca al sole
e frana
nel golfo amniotico
di un destino antico
di un presente inerte
una maledizione.
Manipolo la creta
me la passo sulla faccia
per sentirmela seccare
tirare
quando parlo
quando rido
quando maledico
e frano anch’io.
Io sono la mia terra
senza soluzione
fino al mare.
Ecco un poeta
Ecco un poeta
incendiario perdigiorno
demistificatore scrutatore
al seggio del mondo
ultimo impostore
giocondo
donnaiolo mancato
sognatore infranto
che sperpera parole
per vanto
per orgoglio personale
disperato
antisociale e politicizzato
a tutti gli affetti integrato
nei sottomondi letterari
nelle toilette primo novecento
nei corridoi neo post
trans pop umanizzati
nei postacci insomma
controculturali
vitali
lasciate che si svaghi
a costruire modellini bellici
per mini rivoluzioni
aeroplanini cannoncini
pennacchi e pennini
paroloni
ratatatatá
una sventagliata
di amenità
per ribadire che il poeta
è sempre in guerra
che guardi il suo ombelico
o il cuor della terra
c’è ora e sempre ci sarà
nelle anticamere delle città
nei sottoscala delle metropoli
sui marciapiedi industriali
negli inciampi lessicali
nei postriboli intellettuali
nei vicoli portuali
di un paesino del sud
fiero possente
claudicante
in silenzio urlante
perfettamente inutile
gigante.Inizio modulo