FAVOREGGIAMENTO E SFRUTTAMENTO ALLA PROSTITUZIONE, SEI CUSTODIE CAUTELARI NEL CATANZARESE
Disposto il sequestro preventivo dei tre immobili utilizzati per le attività illecite ubicati in Squillace Lido, Copanello e Stalettì
di REDAZIONE
PRESERRE (CZ) – 7 OTTOBRE 2022 – Nelle prime ore del 3 Ottobre i Carabinieri delle Compagnie di Catanzaro e Soverato hanno dato esecuzione a sei ordinanze di custodia cautelare nei confronti di soggetti che si sono resi responsabili del reato di favoreggiamento e sfruttamento alla prostituzione procedendo altresì al sequestro preventivo degli appartamenti utilizzati per le attività illecite.
Le sei ordinanze sono state emesse dall’ufficio Gip/Gup del Tribunale di Catanzaro su proposta della Procura della Repubblica di Catanzaro a seguito di particolare attività investigativa condotta dalla Stazione Carabinieri di Squillace (CZ) in collaborazione con la Stazione Carabinieri di Gasperina (CZ)
Cinque soggetti sono stati sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari e uno all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
È stato inoltre disposto il sequestro preventivo dei tre immobili utilizzati per le attività illecite ubicati in Squillace Lido, Copanello e Stalettì.
Nello specifico i soggetti in questione si sono resi responsabili del delitto previsto dalla L. 20 febbraio 1985 nr.75 poiché con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso in concorso ed unione tra loro, avrebbero favorito ovvero avrebbero sfruttato la prostituzione altrui, richiedendo agli occupanti degli immobili dediti all’attività di meretricio, somme di denaro notevolmente superiori al valore di mercato.
L’articolata attività investigativa, attuata con l’ausilio di intercettazioni telefoniche, e servizi di osservazione, pedinamento e controllo, avrebbe consentito di acclarare l’esistenza di una presunta attività illecita di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione posta in essere dagli indagati in concorso tra loro, ciascuno con ruoli e compiti ben precisi.
I presunti “protettori” difatti, avrebbero messo in piedi una fiorente attività di prostituzione all’interno degli immobili di proprietà di uno dei soggetti colpito dalla misura, ove ciclicamente le donne sarebbero state solite prostituirsi, favorite dal sostegno logistico fornito dagli altri indagati i quali si sarebbero preoccupati di garantire alle donne gli spostamenti ed il necessario per l’attività illecita.
Il procedimento penale pende in fase di indagini.