GESTIONE ILLECITA DEI RIFIUTI, SEQUESTRATO OPIFICIO INDUSTRIALE A SOVERATO
Intervento della Guardia Costiera anche a Davoli e Tiriolo
di REDAZIONE
PRESERRE (CZ) – 26 NOVEMBRE 2022 – Nei giorni scorsi i militari della Guardia Costiera di Soverato sono intervenuti per sequestrare un opificio industriale ubicato nel comune di Soverato, all’interno dell’area di pertinenza dello stabilimento industriale, della superficie di 2000 mq circa, è stata accertata la gestione illecita di rifiuti, alcuni dei quali di natura pericolosa, con conseguente inquinamento delle acque superficiali e del suolo.
L’intera area è stata posta sotto sequestro penale ed il titolare è stato deferito all’Autorità Giudiziaria.
In una diversa operazione, nel comune di Tiriolo, è stato rinvenuto un deposito abusivo di 30 metri cubi di fresato d’asfalto derivante dalla scarificazione di manto stradale.
Dalle indagini è emersa l’inesistenza dell’autorizzazione alla gestione di rifiuti ed è stato accertato che un’altra porzione dello stesso fresato d’asfalto è stata sparsa su strade comunali rurali, anche in questo caso si è proceduto con il sequestro di tutto il materiale e con il deferimento del soggetto ritenuto responsabile.
Infine, in località “Spataro” del Comune di Davoli, su un’area di 3360 metri quadrati è stata rinvenuta e sequestrata una discarica a cielo aperto di rifiuti pericolosi e non pericolosi.
In particolare, sono state individuate visivamente le seguenti tipologie di rifiuti: pneumatici fuori uso ed altri componenti di autoveicoli, materiale da demolizione (legno, metalli, materiali isolanti) rifiuti in plastica, RAE (frigoriferi, climatizzatori, monitor e televisori), materiali edili e frammenti in fibrocemento, sfalci di vegetazione, campane per la raccolta del vetro, rifiuti urbani misti, container metallici fuori uso ed altro.
I predetti rifiuti risultavano depositati in maniera incontrollata, in quanto sparsi in maniera diffusa su diverse aree scoperte e parzialmente sommersi da folta vegetazione.
I procedimenti penali scaturiti pendono nella fase delle indagini preliminari.
Le operazioni sono state condotte con la collaborazione dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria.