PRIMAVERA DEI TEATRI: IN SCENA PERSIANI DI ESCHILO – LA TRAGEDIA PIÙ ANTICA DEL MONDO
Si prosegue oggi il festival dedicato ai nuovi linguaggi della scena contemporanea, organizzato da “Scena Verticale” la compagnia di Saverio La Ruina, Dario De Luca e Settimio Pisano
di REDAZIONE
CASTROVILLARI (CS) – 2 GIUGNO 2023 – Proseguono il 2 giugno gli spettacoli di Primavera dei Teatri, il festival dedicato ai nuovi linguaggi della scena contemporanea, organizzato da “Scena Verticale” la compagnia di Saverio La Ruina, Dario De Luca e Settimio Pisano.
Alle 17:30 presso il Capannonne Autostazione,PERSIANI di Eschilo – la tragedia più antica del mondo – prima nazionale – compagnia: Silvio Castiglioni/I Sacchi di Sabbia con Silvio Castiglioni.
Alle 19:00 al Teatro Vittoria sarà di scenaLIDODISSEA– anteprima nazionale – testo e regia Berardi Casolari, con la collaborazione di César Brie, con Gianfranco Berardi, Gabriella Casolari, Ludovico D’Agostino, Silvia Zaru
Alle 21:00 alcTeatro Sybaris, LA SINDROME DELLE FORMICHE – prima nazionale – uno spettacolo OCCHISULMONDO, conCiro Masella e Giulia Zeetti, regia di Massimiliano Burini e Daniele Aureli, drammaturgia di Daniele Aureli, dramaturg: Giusi De Santis.
E poi ore 11:00 Protoconvento, presentazione del libro LE POLITICHE PER LO SPETTACOLO DAL VIVO TRA STATO E REGIONI, curato daMarina Caporale, Daniele Donati, Mimma Gallina, Fabrizio Panozzo.
Alle 23:30 al Protoconvento ,SAMUELE CESTOLA – Live Set.
regia Venerdì 2 GIUGNO
11:00 Protoconvento
Presentazione del libro
LE POLITICHE PER LO SPETTACOLO DAL VIVO TRA STATO E REGIONI
curato daMarina Caporale, Daniele Donati, Mimma Gallina, Fabrizio Panozzo
Le politiche per lo spettacolo dal vivo tra Stato e Regioni. Il sostegno pubblico è fondamentale per lo spettacolo dal vivo, ma la distinzione delle competenze tra i diversi livelli di governo resta un nodo irrisolto delle politiche di settore.
Per orientarsi in questa materia l’Associazione Culturale Ateatro ha coinvolto operatori, ricercatori, docenti e promosso un’indagine per mettere a confronto le politiche regionali per il teatro.
15:30 Centro Espressioni Artistiche di Tilde Nocera
ATTO BIANCO– restituzione del lavoro della residenza artistica
progetto, coreografia, danza Roberta Racis
17:30 Capannonne Autostazione
PERSIANI di Eschilo – la tragedia più antica del mondo – prima nazionale – 50 minuti
compagnia: Silvio Castiglioni/I Sacchi di Sabbia
con Silvio Castiglioni
Spazio scenico, oggetti, regia I Sacchi di Sabbia
traduzione dal Grego Francesco Morosi
canti Marina Mulopulos
sound designer Gianmaria Gamberini
produzione Celesterosa/I Sacchi di Sabbia col sostegno di Regione Emilia Romagna, Comune di Cattolica, Regione Toscana, Mic
Quando nel 472 a.C. ad Atene va in scena la tragedia più antica del mondo, I Persiani di Eschilo, sono passati appena otto anni dalla guerra combattuta dagli Ateniesi contro l’esercito di Serse che ha invaso l’Attica e distrutto la città.
Alla fine gli Ateniesi avevano annientato l’aggressore nella battaglia navale di Salamina, ma le ferite di quell’attacco recente erano ancora aperte e ben visibili a tutti. Eschilo – che secondo i racconti antichi aveva combattuto a Salamina – abbandona ogni trionfalismo e ambienta la vicenda a Susa, la capitale persiana.
Gli anziani cittadini rimasti e la madre del re sono in preda all’angoscia perché l’esercito è ancora lontano in guerra e non se ne sa niente.
E quando finalmente, dopo l’arrivo della notizia della catastrofe che ha travolto i Persiani, compare in scena Serse, il Gran Re, di ritorno a Susa dalla disastrosa spedizione in Grecia, Eschilo lo presenta agli Ateniesi come un reduce miserevole, degno di pietà.
Per un’epoca come la nostra, che ci vede così poco capaci di mettersi nei panni altrui, questo cambio di prospettiva è a dir poco sorprendente.
Così, reduci da La commedia più antica del mondo (un “solo” sugli Acarnesi di Aristofane che abbiamo affidato a Massimo Grigò), abbiamo pensato di completare il giro sulle rovine della nostra bella civiltà, alla volta del tragico, ai piedi de La tragedia più antica del mondo.
Per farlo ci siamo ben attrezzati: un attore d’eccezione (oltre che amico e filosofo), Silvio Castiglioni e un elementare, metafisico apparato di teatro di figura.
Torneremo a raccontarvi come è andata.
I Sacchi di Sabbia
19:00 Teatro Vittoria
LIDODISSEA – anteprima nazionale
testo e regia Berardi Casolari
con la collaborazione di César Brie
con Gianfranco Berardi, Gabriella Casolari, Ludovico D’Agostino, Silvia Zaru
assistente Alice Merola
disegno luci Mattia Bagnoli
costumi Giada Fornaciari
organizzazione Benedetta Pratelli
Produzione IGS APS, Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, Teatro Stabile Friuli Venezia Giulia, Manifatture Teatrali Milanesi – MTM Teatro, Accademia Perduta – Romagna Teatri SCRL, Comune di Bassano del Grappa.
Con il sostegno del MiC – DIREZIONE GENERALE SPETTACOLO, Teatro dei Venti e del Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave/Kilowatt), Comune di Sansepolcro
LidOdissea è una drammaturgia originale, che prosegue e approfondisce la riflessione sulla società contemporanea già attuata in opere precedenti, come Amleto take away, I figli della frettolosa e In fondo agli occhi (con la regia di César Brie). Il lavoro risponde al desiderio di indagare il senso di inquietudine che, come uno spettro, aleggia sull’uomo contemporaneo immerso nella società che lo circonda, e sull’inadeguatezza che il confronto con essa produce in lui.
Oggi viviamo in continuo bilico tra il farcela e il non farcela e anche quei problemi, che un tempo erano considerati appannaggio delle giovani generazioni, si sono estesi a macchia d’olio, coinvolgendo fasce d’età che arrivano fino ai 50/60 anni: una macrogenerazione, accomunata da senso di impotenza, inadeguatezza, impossibilità a superare o a raggiungere gli obiettivi imposti dalla società della performance nella quale tutti siamo immersi.
La storia di LidOdissea parte dallo studio e dall’analisi dell’Odissea omerica – dei personaggi, delle dinamiche e delle tematiche presenti – per riscrivere una nuova storia. Un’Odissea 2.0.
Ulisse, Penelope e Telemaco: una famiglia in vacanza in uno stabilimento balneare, che tra flashback e flashforward rivive e racconta le avventure del viaggio mitologico, trasformandolo in un viaggio interiore alla scoperta dei limiti, delle difficoltà e dei paradossi della società contemporanea.
Un viaggio che i tre personaggi, accompagnati dalla figura di un aedo non vedente – rievocazione contemporanea della figura omerica – intraprendono fuori e dentro di sé, alle prese con uno spazio e un tempo nei quali non riescono a ritrovarsi.
Il tempo dell’oggi è infatti ristretto e compresso, mentre lo spazio è dilatato in forma estrema: la società in cui siamo immersi ci vorrebbe ovunque contemporaneamente, sempre più veloci, ma con sempre meno tempo a disposizione.
In questo mondo dove ogni azione è performante, dove le parole d’ordine sono efficacia ed efficienza, dove l’errore umano è sempre una colpa e i numeri contano più delle parole; dove ogni pensiero, passo, sogno deve essere mirato al raggiungimento di un obiettivo e l’altra faccia della medaglia è sempre e solo il fallimento, i quattro protagonisti rievocano incontri con stravaganti personaggi, episodi esilaranti e tragici, situazioni paradossali e grottesche.
Quattro personaggi alle prese con tutta la loro inadeguatezza nei confronti del mondo contemporaneo.
Quattro personaggi in viaggio, che riflettono sul concetto di identità, sul modo di stare al mondo, sull’evoluzione delle relazioni fra esseri umani.
In linea con la ricerca poetica di Berardi Casolari, anche in LidOdissea il tema della cecità è presente, ma non come punto di partenza autobiografico, quanto come metafora di una dimensione sensoriale che attanaglia l’intera società contemporanea: la cecità come limite mentale al quale l’uomo contemporaneo è assuefatto e sul quale i protagonisti tenteranno di riflettere e portare l’attenzione, scardinando attraverso un lungo viaggio tutte le certezze dello spettatore.
LidOdissea prosegue il percorso relazionale iniziato con il precedente I figli della Frettolosa, con l’obiettivo di continuare a lavorare con le diverse figure artistiche incontrate durante quel progetto e dar vita a un gruppo artistico sempre più affiatato, vera e propria compagnia che risponda all’esigenza naturale del teatro stesso: rifuggire rischiosi individualismi a favore di un teatro vivo e di comunità, che fa dell’inclusione e della coesione sociale la propria peculiarità.
21:00 Teatro Sybaris
LA SINDROME DELLE FORMICHE – prima nazionale – 70 minuti
Uno spettacolo OCCHISULMONDO
Con: Ciro Masella e Giulia Zeetti
Regia: Massimiliano Burini e Daniele Aureli
Drammaturgia: Daniele Aureli
Dramaturg: Giusi De Santis
Disegno Luci: Massimiliano Burini
Assistenza alla Regia e Producer: Matteo Svolacchia
Mondi Sonori: Gianfranco De Franco
Produzione: Caracò
Con il sostegno di: Spazio MAI Perugia
Disegno Locandina: Francesco Capocci
Si ringrazia per i costumi:Teatro Stabile dell’Umbria
“Le persone decidono di non lasciarsi, o decidono di stare insieme?”
Una storia in bilico tra picchi di comicità e abissi di solitudine.Un racconto delicato e amaro di un amore che prova, in tutti i modi, a proteggersi dal freddo dell’inverno.
E ed F vivono insieme in un piccolo appartamento situato al terzo piano di un palazzo.
La tv è rotta, c’è un compleanno da festeggiare e una decisione da prendere.
Il fuori è un’eccezione.
Rimangono chiusi in un tempo indefinito: un giorno, come una vita, dentro quattro mura.
Inseguendo il giorno migliore per uscire e aspettando il momento migliore per vivere.
Le rughe, il ristorante, i vicini, la polvere, il ripostiglio, un signore con il cane, una cravatta troppo stretta, l’insonnia, la musica.
Trovarsi o disperdersi.
“Dicono che dall’alto sembriamo piccolissimi, minuscoli. Piccolissime scie che si muovono.”
23:30 Protoconvento
SAMUELE CESTOLA – Live Set
BIGLIETTI E INFO
Posto unico: € 10,00
Ridotto (over 65 e under 21): € 5,00
COMPONI IL TUO ABBONAMENTO
3 spettacoli a scelta: € 20,00
6 spettacoli a scelta: € 45,00
L’abbonamento è nominale e non trasferibile
PUNTI VENDITA E ORARI BIGLIETTERIA
Info e prenotazioni
Cristina Mindicini +39 346 8229975
biglietteria@primaveradeiteatri.it
N.B.
Per gli spettacoli “Re Pipuzzu fattu a manu” e “Donna di dolori” la prenotazione è obbligatoria
Prevendita
Uffici Primavera dei Teatri: Via Adige, 27 – Castrovillari (CS)
Protoconvento Francescano Via S. Francesco d’Assisi 1
Punto informativo Piazza Municipio
Mattina dalle ore 10:00 alle ore 12:00
Pomeriggio dalle ore 17:00 alle ore 19:00
Botteghino
Presso i luoghi di spettacolo, apertura un’ora prima.
Per accrediti stampa contattare mayaamenduni@gmail.com +39 3928157943