NUOVA PALESTRA ISTITUTO “MALAFARINA” DI SOVERATO, QUANDO LO SPORT DIVENTA MAESTRO DI VITA
Il dirigente scolastico Candelieri: “Praticarlo non rappresenta un ostacolo allo studio, non distrae dall’apprendimento, al contrario contribuisce a innalzare l’attenzione e spinge l’alunno a una maggiore presenza a scuola
di Franco POLITO
– SOVERATO (CZ) – 26 GENNAIO 2024 – «Un’opera che rappresenta molto più di un luogo dove svolgere attività fisica.
La Provincia di Catanzaro ne è a tal punto convinta che le palestre rivestono un ruolo primario nella programmazione dell’edilizia scolastica».
Saverio Candelieri, dirigente scolastico all’Istituto di Istruzione Superiore “G. Malafarina” di Soverato, parla con entusiasmo della nuova palestra che verrà realizzata a “corredo” della scuola.
L’opera, che si inserisce nell’ambito del Decreto Ministeriale 343 del 2 dicembre 2021 – “Piano per le infrastrutture per lo sport nelle scuole”, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU. – Pnrr Missione 4 – gode di un finanziamento totale di 1.750.385,14 euro.
«Con questa palestra, attesa da molti anni – aggiunge Candelieri –, costruita con i più elevati standard qualitativi, vogliamo educare i nostri studenti al meglio, perché nell’utilizzo di una palestra bella e confortevole imparino che con impegno e passione si ottengono risultati».
I DETTAGLI TECNICI
La palestra dell’Istituto Scolastico I.T.T. “G. Malafarina” di Soverato, progettata dall’arch. Giovanni B. Giannotti assieme a Omarch s.r.l. e all’arch. Danilo Cosco, si sviluppa come un’architettura semplice, sobria e contemporanea, capace di valorizzare l’intero plesso scolastico con un nuovo volume polivalente.
Viste le peculiarità del sito si è resa necessaria la realizzazione di una struttura sportiva che si inserisse in maniera armonica con l’edificio esistente e conseguentemente con un contesto urbano marginale. Attraverso questo intervento l’area potrebbe beneficiare di una presenza architettonica caratterizzante, definendo un elemento di riconoscimento, anche per la purezza della forma.
La nuova costruzione è composta da volumi semplici e netti, assemblati in una sequenza gerarchica che ne rivela le funzioni: un volume centrale destinato alle attività sportive e che chiude la corte esistente; due volumi più bassi, separati anche strutturalmente, che racchiudono al loro interno gli spogliatoi e il locale deposito/infermeria.
Questi stessi corpi di servizio sono raccordati tra loro da una cortina di lamelle che, oltre a celare uno spazio adibito a locale tecnico, crea una sorta di continuità compositiva per l’intera facciata.
La scelta di separare i corpi di fabbrica è stata dettata dalla necessità di determinare un’autonomia strutturale della quale ha beneficiato anche la composizione architettonica.
La superficie complessiva dell’intervento è di circa 803 mq lordi.
Le configurazioni spaziali create dall’edificio, insieme alle generose vetrate in legno, che definiscono nel loro ritmo formale la parte inferiore dei fronti Nord e Sud e superiore del fronte Ovest, oltre a garantire eccellenti condizioni di illuminazione creano una forte relazione interno-esterno, grazie alle trasparenze delle facciate.
Sul lato Est una vetrata di dimensioni ridotte mette in comunicazione visiva l’area sportiva con la corte dell’Istituto.
La concezione strutturale è coerente con il concept del progetto: il volume emergente della palestra è costituito da una struttura in legno lamellare e le facciate sono composte da pareti in telaio di legno rivestite all’interno da un pannello in cartongesso ignifugo e all’esterno da un doppio pannello fibrorinforzato tipo aquapanel, tale da ridurre l’impatto ambientale, con un approccio più sostenibile della progettazione e realizzazione.
In particolare l’intelaiatura del corpo palestra è composta da setti in X-LAM, mentre i corpi di fabbrica destinati agli spogliatoi e ai locali di deposito/infermeria saranno realizzati con struttura intelaiata mista in cemento armato e laterizio.
L’impianto planimetrico risulta aderente sia alle esigenze degli ambienti scolastici contemporanei che alle specificità del luogo e alle particolari richieste di progetto, al fine di garantire la piena fruizione per eventuali attività, anche della comunità esterna al polo scolastico, e di rendere il complesso un nuovo fulcro per le attività ricreative, didattiche e sportive.
«Lo sport – afferma ancora il dirigente scolastico – è anche un potente maestro di vita: insegna la lealtà, il rispetto, la tolleranza, il significato di vittorie e sconfitte, l’accettazione di queste ultime.
Dopo la famiglia e la scuola è senza dubbio lo sport la terza agenzia che partecipa all’educazione e alla formazione dei nostri studenti. È attraverso le discipline sportive che gli studenti hanno la possibilità di conoscere e apprendere valori come l’amicizia e la solidarietà, la fiducia in se stessi e negli altri.
Con lo sport si sperimenta l’autostima e la modestia, la leadership e il lavoro di squadra, l’autodisciplina, la capacità di affrontare e risolvere i problemi e molto altro ancora. Tutti principi che si ritrovano alla base del processo di sviluppo di ogni persona.
La sua pratica fornisce, in aggiunta a questi, nuovi e fondamentali principi che aiutano ad accettare e superare la diversità Lo sport infatti è una lingua universale in grado di colmare le differenze e le disparità. Praticare sport, infine, non rappresenta un ostacolo allo studio, non distrae dall’apprendimento, al contrario contribuisce a innalzare l’attenzione e spinge l’alunno a una maggiore presenza a scuola».
Poi conclude: «E’ per questo che l’Itt Malafarina ha promosso e continua in questa importante opera di educazione sportiva con la realizzazione di vari progetti che hanno lo scopo di promuovere stili di vita sani e di valorizzare le diversità».