NO ALLA LEGGE, È SCONTRO TRA IMPRESE FUNEBRI E REGIONE CALABRIA
Protesta con carri e ambulanze davanti a Palazzo Campanella
Fonte: ANSA.IT CALABRIA
– REGGIO CALABRIA – 1 FEBBRAIO 2024 – È scontro tra le imprese funerarie e la Regione Calabria.
La proposta di legge regionale di riforma del settore non piace affatto gli impresari funebri.
E così ieri, in vista della seduta del Consiglio regionale calabrese in programma nella stessa giornata, tanti imprenditori si sono dati appuntamento con decine di carri e ambulanze giunti davanti a Palazzo Campanella, sede della massima assemblea calabrese, provocando pesanti ripercussioni per la circolazione stradale.
“Il consigliere regionale Giuseppe Neri, firmatario della nuova legge – sostiene Giuseppe Triolo, rappresentante di FunerCalabria, la federazione che raggruppa le imprese di pompe funebri della regione – afferma che questa nasce dal territorio.
Non è affatto vero.
All’interno della legge ci sono delle restrizioni e delle limitazioni: viene eliminato il servizio ambulanza, vengono rese inutilizzabili le sale di commiato, vengono inserite certificazioni valide solo per alcuni e per altri no, oltretutto costose, come le certificazioni Eni”.
“C’è una manovra – sottolinea Triolo – per schiacciare la piccola impresa e favorire le grandi società.
E questo non va bene.
Questa legge non l’abbiamo richiesta, non sapevamo nulla della sua definizione in corso d’opera, ne siamo venuti a conoscenza solo dal sito della Regione.
Confidiamo nella disponibilità del presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, che è persona disponibile.
Vogliamo essere ascoltati, e, soprattutto, che siano presi in considerazione i nostri emendamenti.
Altrimenti ci rivolgeremo al Prefetto, alla Procura della Repubblica, anche perché non sappiamo più a quale santo votarci”.