“BENVENUTI”, VALLEFIORITA SPALANCA LE PORTE AL PROGETTO SAI DI CITTÀ SOLIDALE
Nei primi giorni dell’anno l’accoglienza di due nuclei familiari, per un totale di sette beneficiari e potrà ospitare massimo venti persone. Un valore aggiunto ancora più profondo perché all’interno del centro abitato, e quindi in abitazioni messe a disposizione dai cittadini del paese
di Salvatore TAVERNITI – Gazzetta del Sud 25 gen 2024
– VALLEFIORITA (CZ) – 2 FEBBRAIO 2024 – Nuova avventura per Fondazione Città Solidale onlus. Si concretizza a Vallefiorita l’apertura di un centro Sai (sistema accoglienza integrazione) per nuclei familiari categoria ordinari. Il progetto, già nei primi giorni, ha visto l’accoglienza di due nuclei familiari per un totale di sette beneficiari e potrà ospitare massimo venti persone.
Un’accoglienza diffusa che ha un valore aggiunto ancora più profondo perché all’interno del centro abitato e, quindi, in abitazioni messe a disposizione dai cittadini del paese.
Un cammino nuovo, che sta vedendo la comunità locale coinvolgersi man mano che il progetto sta entrando nel vivo. Fondazione Città Solidale, ormai da oltre un decennio, accoglie nelle sue strutture migranti che arrivano in Italia per sottrarsi da situazioni di marginalità, violenza e privazione e che vedono nei progetti gestiti dall’ente una possibilità per migliorare il proprio futuro.
Attualmente Città Solidale gestisce numerosi Sai in provincia di Catanzaro che vedono équipe multidisciplinari impegnate nel rispondere ai bisogni specifici dei propri beneficiari, ma che soprattutto cercano di attivare percorsi di resilienza al fine di includere il più possibile i migranti sul territorio.
Secondo quanto reso noto, peculiarità del progetto Sai di Vallefiorita è l’accoglienza dei nuclei familiari che, come già visto in altre progettazioni gestite dalla Fondazione, possono rappresentare anche un’opportunità di ripopolamento dei territori dell’entroterra calabrese.
L’équipe di progetto comprende varie figure professionali per ogni ambito previsto dal Servizio centrale Sai del Ministero dell’Interno, e tra queste il prezioso supporto dei mediatori interculturali che si pongono come ponte tra l’équipe, i servizi del territorio e i beneficiari.
È forse anche questo il senso di questi progetti, la creazione di ponti di speranza e di accoglienza, così come sottolineato da padre Piero Puglisi, presidente di Fondazione Città Solidale.
«Questo nuovo progetto – afferma -vuole essere un ulteriore presidio sul territorio per un’accoglienza che ponga al centro del contesto l’uomo e lo straniero, non come problema ma come risorsa.
La Fondazione ormai da anni si è orientata a supportare i migranti non solo con una semplice ospitalità ma mettendo in campo la voglia e la professionalità per offrire strumenti grazie ai quali i nostri ospiti potranno realizzare un futuro migliore inserendosi nelle comunità locali che, come quella di Vallefiorita, si sono resi disponibili a realizzare questi percorsi».
Salvatore Megna, sindaco di Vallefiorita, dal canto suo sottolinea che «la comunità locale ha accolto due famiglie nell’ambito del progetto Sai con grande entusiasmo, cogliendo questa opportunità di aiuto e di sostegno offerto ai popoli in fuga dalla propria terra e aiutando contemporaneamente noi stessi a ripopolare i piccoli paesi, montani ed interni.
Attraverso questo scambio di aiuti, Vallefiorita sta fornendo il suo piccolo ma importante contributo».