SANREMO, UN “PEZZO” DI PALERMITI NEL TRIONFO DI ANGELINA MANGO
Bruno Pucci, componente del quartetto d’archi dell’Orchestra di Roma, ha accompagnato l’artista nella splendida esibizione nella serata di venerdì dedicata alle cover e ai duetti
di Salvatore TAVERNITI – Gazzetta del Sud 13 feb 2024
– PALERMITI (CZ) – 17 FEBBRAIO 2024 – C’era un “pezzo” di Palermiti al festival di Sanremo conclusosi nella notte tra sabato e domenica scorsi e vinto da Angelina Mango con il brano “La noia”.
Un musicista di origine palermitese che, si può dire, ha anche contribuito alla vittoria della giovane cantautrice lucana.
Si tratta di Bruno Pucci, componente del quartetto d’archi dell’Orchestra di Roma che ha accompagnato la Mango nella splendida esibizione nella serata di venerdì dedicata alle cover e ai duetti.
La vincitrice del festival ha proposto il brano di suo padre Pino Mango, “La rondine”, con l’accompagnamento, appunto, del quartetto d’archi composto dalle prime parti dell’Orchestra di Roma, piazzandosi al secondo posto nella classifica parziale relativa alla stessa serata.
Proprio con l’Orchestra di Roma Mango, nel 2002, aveva inciso questa meravigliosa e commovente canzone che fa parte dell’album “Disincanto” ed è stata presente per ben 26 settimane nella classifica italiana dei singoli.
Del quartetto fa parte Bruno Pucci, alla viola, insieme ad un violoncellista e a due violini.
Il suo nonno, omonimo, si trasferì diversi decenni fa da Palermiti a Viterbo, dove lavorò come apprezzato chef.
La moglie era Lucia Parentela, catanzarese.
Bruno, il musicista, vive da venti anni a Roma ed è prima viola ed elemento storico della prestigiosa orchestra, con cui effettua centinaia di concerti in Italia e all’estero e innumerevoli prestigiose collaborazioni anche per film, televisione e teatro.
Ha collaborato con diverse orchestre italiane tra cui la filarmonica della Scala, orchestra sinfonica nazionale della Rai di Torino, Carlo Felice di Genova, Sinfonica Abruzzese, Toscanini di Parma, Archi della Scala, i solisti di Pavia e Symphonica d’Italia.
La sua viola è stata realizzata da Marino Capicchioni nel 1976 ed è appartenuta a Fausto Anzelmo, uno dei protagonisti della vita musicale italiana.
«Di Palermiti conservo un buon ricordo – afferma Bruno – vi sono stato da piccolo un paio di volte ed ho anche suonato con mio padre».