“UN ALBERO PER IL FUTURO”, IL COMPRENSIVO DI BADOLATO IN UN NUOVO VIAGGIO NELLA NATURA
Ad accompagnare i piccoli studenti sono stati i Carabinieri della Biodiversità del reparto territoriale di Catanzaro che, con competenza, hanno guidato i bambini tra la flora e la fauna del territorio
di REDAZIONE
– BADOLATO (CZ) – 16 NOVEMBRE 2024 – Anche quest’anno l’Istituto Comprensivo Tommaso Campanella di Badolato, con a capo la dirigente Susanna Mustari, ha partecipato alle attività del progetto “Un albero per il futuro”.
Un’iniziativa che ha visto coinvolti i bambini della scuola primaria dei due plessi di Santa Caterina Marina e Badolato, i quali hanno risposto con entusiasmo alle attività proposte.
Ad accompagnare i piccoli studenti in questo viaggio nella natura, sono stati i Carabinieri della Biodiversità del reparto territoriale di Catanzaro che, con competenza, hanno guidato i bambini in un viaggio tra la flora e la fauna del nostro territorio.
In tutti e due i plessi i Carabinieri hanno tenuto una piccola lezione illustrando agli alunni i pericoli in cui possiamo incorrere se continuiamo a maltrattare e deturpare il nostro pianeta.
Ai bambini è stata spiegata l’importanza degli alberi, delle piante e della tutela del territorio.
Si è parlato del lupo della Sila e del rispetto per tutti gli animali.
Infine, come ogni anno, sono stati donati alcuni alberelli da piantumare nelle scuole che dovranno essere curati direttamente dai bambini.
In particolare, anche quest’anno è stato donato “L’albero di Falcone”, un ficus macrophylla, duplicato dall’originale albero dedicato al giudice ucciso dalla mafia che si trova a Palermo, proprio nei pressi della casa del giudice.
“Siamo orgogliosi di tutto questo – sottolinea la dirigente Mustari – perché figure come quella del giudice Falcone devono rimanere nella storia e la scuola ha il dovere di trasmettere alle nuove generazioni il valore immenso del contributo personale che persone come il giudice Falcone hanno offerto, lottando per un mondo onesto e libero a costo della loro stessa vita”.
Tra le finalità del progetto ricordiamo: la conoscenza delle riserve naturali dello stato e foreste demaniali, la scoperta degli habitat naturali più vicini al proprio territorio e delle specie animali e vegetali che li popolano, conoscere i vantaggi per l’ambiente derivanti dalla presenza di più specie arboree.
I Carabinieri hanno coinvolto gli studenti per far conoscere loro le caratteristiche degli ambienti circostanti e invogliarli a fare attivamente qualcosa per migliorare la qualità ambientale anche in quelle aree che non sono verdi. Tante sono state le domande che i bambini hanno posto ai Carabinieri, alcune molto articolate e profonde.
La tutela dell’ambiente è uno dei temi centrali dell’Agenda 2030, un programma d’azione sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU, che mira alla prosperità del pianeta e dei suoi abitanti.
La scuola ha il compito di sensibilizzare i futuri cittadini alla cittadinanza responsabile e attiva, come previsto nelle “otto competenze chiave per l’apprendimento permanente” elencate nella raccomandazione numero 22 del 2018 emanata dal Consiglio dell’Unione Europea.
“Associare la tutela dell’ambiente alla lotta per la legalità – aggiunge la dirigente Mustari – è molto importante, anche in riferimento ai molti crimini ambientali che, sempre più frequentemente, vengono perpetrati ai danni del nostro pianeta.
Il nostro Istituto è molto attento e sensibile a queste iniziative e le attività che proponiamo vanno, sicuramente, nella direzione indicata dall’Agenda 2030.
Educare alla legalità, e quindi formare cittadini consapevoli, è una delle sfide principali a cui la Scuola è chiamata a rispondere”.