APPROVAZIONE PAI, L’APPELLO DEL SINDACO DI DAVOLI ALLA REGIONE E AGLI ALTRI PRIMI CITTADINI DELLA CALABRIA
Papaleo: “Ci riserviamo ogni azione legale possibile per tutelare gli interessi della nostra comunità”
di REDAZIONE
– DAVOLI (CZ) – 27 NOVEMBRE 2024 – «Desidero esprimere la mia ferma e preoccupata posizione in merito al metodo con cui è stato approvato il Piano di Assetto Idrogeologico (PAI), un piano che riguarda non solo il nostro comune di Davoli, ma l’intera Calabria, un territorio che, come ben sappiamo, è altamente esposto ai rischi idrogeologici.
Sebbene il PAI rappresenti uno strumento fondamentale per la prevenzione dei disastri naturali, ritengo che l’iter attraverso cui è stato approvato non abbia rispettato i principi di trasparenza, partecipazione e coinvolgimento delle amministrazioni locali.
Il PAI è stato approvato attraverso un iter ministeriale che, purtroppo, non ha visto un adeguato coinvolgimento delle comunità locali e dei sindaci.
Le decisioni prese a livello centrale, seppur legittime dal punto di vista procedurale, non possono prescindere dal confronto con chi vive quotidianamente il territorio e ne conosce le caratteristiche, le necessità e le problematiche specifiche.
Il nostro comune, come tanti altri in Calabria, ha peculiarità geografiche e socio-economiche che meritano di essere prese in considerazione in modo serio, e non possono essere ignorate.
Per questo, pur riconoscendo l’importanza del piano in sé, non possiamo accettare che un processo di questa rilevanza venga condotto senza un reale ascolto delle amministrazioni locali.
La sicurezza del nostro territorio e delle nostre comunità è una priorità, ma non può essere costruita attraverso un’imposizione dall’alto che non tiene conto delle necessità concrete dei nostri cittadini.
A fronte di queste considerazioni, il Comune di Davoli si riserva ogni azione legale possibile per tutelare gli interessi della nostra comunità e per chiedere una revisione dell’approvazione del PAI.
La nostra posizione è chiara: chiediamo che venga aperto un nuovo confronto, che permetta alle amministrazioni locali e alle comunità di essere adeguatamente coinvolte in un processo decisionale che li riguarda direttamente.
Se necessario, il Comune di Davoli intraprenderà ogni azione legale per fare valere i propri diritti e tutelare il nostro territorio.
Inoltre, rivolgo un appello al Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, affinché faccia sentire la voce delle amministrazioni locali in questo processo, chiedendo una revisione dell’approvazione del PAI che tenga conto delle specificità territoriali e delle esigenze dei comuni.
La Calabria ha bisogno di un piano condiviso, che non solo risponda alle necessità di prevenzione del rischio idrogeologico, ma che tenga anche conto delle reali condizioni e necessità dei singoli territori.
Mi rivolgo anche agli altri sindaci della nostra regione: uniamoci per chiedere che il PAI venga riconsiderato, affinché la nostra voce possa essere ascoltata e le decisioni possano essere prese nel rispetto del principio di sussidiarietà e partecipazione.
Il nostro territorio è fragile, e solo un approccio che coinvolga direttamente le comunità locali potrà garantire un futuro sicuro e sostenibile per la Calabria.
Voglio infine sottolineare che la pianificazione del rischio idrogeologico non può essere trattata come un semplice esercizio burocratico, fatto “seduti a tavolino”, senza tenere in debita considerazione le misure di salvaguardia già intraprese dai comuni e le soluzioni concrete che i sindaci adottano ogni giorno per tutelare il proprio territorio.
Il PAI, per essere davvero efficace, deve rispettare e integrare gli sforzi locali, non imporre soluzioni standardizzate e distanti dalla realtà del territorio.
La sicurezza del nostro territorio è una causa comune, ma deve essere una causa che tutti insieme, cittadini, amministratori e istituzioni, possiamo costruire».
Lo afferma in una nota Giuseppe Papaleo, sindaco a Davoli.