DISSERVIZIO EX GUARDIA MEDICA A GASPERINA, ALTRI TRE GIORNI DI STOP
Repertorio
Il sindaco Gallello manifesta l’intenzione di incontrare il commissario dell’Asp Battistini e il presidente Occhiuto
di Franco POLITO
– GASPERINA (CZ) – 6 OTTOBRE 2025 – La richiesta di un incontro ufficiale con il commissario straordinario dell’Asp di Catanzaro Antonio Battistini e, se necessario, con il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto.
Preannuncia di alzare l’asticella della disapprovazione il sindaco di Gasperina Gregorio Gallello per i disservizi che stanno frammentando il servizio alla postazione cittadina di continuità assistenziale. Dopo il “singhiozzo” del periodo natalizio (tra l’altro uno senza preavviso), il Distretto sanitario di Soverato dell’Asp catanzarese ha annunciato altri 3 giorni di stop: ieri, 6 e 8 gennaio (per le necessità è attiva Montepaone).
«La situazione ormai è fuori controllo e senza alcuna forma di programmazione».
L’atavica carenza di medici disposti ad accettare incarichi e turni di reperibilità sta incancrenendo il complesso quadro del comparto.
Qualche giorno addietro il primo cittadino aveva scritto a Battistini domandando una soluzione dignitosa.
Ora Gallello va oltre.
Passa a chiedere un confronto a tu per tu con il dirigente dell’azienza sanitaria provinciale.
In subordine, rimane la carta Occhiuto.
Entrambe le opzioni dimostrano come il singhiozzo con cui procedono le ex guardie mediche sia questione che va definitivamente presa di petto. Il quadro offerto nel mese che sta volgendo al termine dalle strutture ubicate nel comprensorio parla da solo: oltre a Gasperina, dove già l’1 dicembre vi era stato un altro stop all’assistenza, vanno sommati anche i 20 giorni senza servizio a Palermiti, 4 a Vallefiorita.
In extremis si è aggiunta la notte di San Silvestro a Stalettì. Non soni mancati nemmeno gli “incidenti tecnici di percorso”, rappresentati dal guasto sulla rete telefonica fissa alla postazione gasperinese di giorno 15. Il “vuoto”, dunque, comincia ad allargarsi in maniera preoccupante.
Di mezzo ci vanno i cittadini.
Maggiormente pernalizzate le fasce deboli della popolazione in un territorio in via di spopolamento e soggetto a una progressiva quanto implacabile spoliazione di servizi. Indispensabili le corse ai pronto soccorso con l’inevitabile, ulteriore, congestione di quelle strutture.
La conseguenza?
La medicina territoriale va in tilt, precipitando in un imbuto senza fondo.