DANNI MALTEMPO, MURO CONTRO MURO A CHIARAVALLE CENTRALE
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Quattro consiglieri di minoranza sollecitano la convocazione urgente del Consiglio Comunale
di REDAZIONE
– CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – 9 FEBBRAIO 2025 – Prosegue lo scontro politico tra la minoranza consiliare e il sindaco di Chiaravalle Centrale, Domenico Donato.
Questa volta, sono quattro i consiglieri di opposizione – Vito Maida, Claudio Foti, Giuseppe Antonio Rauti ed Emanuela Neri – a firmare una nuova richiesta di convocazione urgente del Consiglio Comunale in seduta straordinaria e pubblica.
Al centro della questione, le criticità nella viabilità emerse dopo la recente ondata di maltempo e sulle quali l’Amministrazione non è ancora intervenuta.
La richiesta, inoltrata al sindaco e ai responsabili di settore, è stata inoltre inviata per conoscenza al Prefetto di Catanzaro e al Segretario comunale.
I consiglieri ricordano che già in data 21 gennaio 2025 avevano chiesto un consiglio straordinario per discutere i danni provocati dalle piogge intense, reiterando la richiesta il 5 febbraio.
Tuttavia, lamentano di non aver ricevuto alcuna risposta concreta da parte dell’Amministrazione.
Nel documento, i firmatari denunciano una evidente contraddizione tra le dichiarazioni pubbliche del sindaco e la reale entità dei danni subiti dal territorio.
“Le dichiarazioni del primo cittadino hanno descritto una situazione apocalittica all’indomani dell’evento meteorologico, evocando immagini di devastazione e disastro”, si legge nella lettera.
Tuttavia, i consiglieri contestano questa rappresentazione allarmistica, sottolineando che non risultano evacuazioni di famiglie o situazioni tali da giustificare un simile allarme mediatico.
Il sindaco ha risposto con una nota ufficiale (prot. n. 0001816 del 7 febbraio 2025), nella quale afferma che “è necessario, conclusa l’emergenza, portare a compimento con perizia e attenzione tutto l’iter procedimentale”, aggiungendo che i tecnici comunali stanno attualmente effettuando verifiche dettagliate sui danni.
Ma per l’opposizione questa spiegazione non è sufficiente: “Oggi, il Sindaco rinvia alla definizione di apposite perizie per valutare i danni effettivi.
Questa posizione appare evasiva rispetto alle richieste di trasparenza e chiarimento che spettano al Consiglio Comunale come sede istituzionale deputata al dibattito pubblico e alla verifica delle azioni amministrative”.
I consiglieri ritengono che il primo cittadino abbia contribuito a creare un clima di allarme ingiustificato, enfatizzando una catastrofe inesistente, mentre al contempo ignora situazioni di dissesto idrogeologico ben documentate.
“Se il maltempo ha realmente creato i danni descritti dal Sindaco, come mai le aree colpite non sono ancora state messe in sicurezza?
L’aspetto burocratico relativo all’accertamento dei danni è demandato agli uffici competenti, ma il Sindaco ha la responsabilità politica di spiegare le ragioni che lo hanno portato a creare un clima di allarme sociale senza poi agire di conseguenza con interventi concreti”.
La richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio Comunale viene quindi rilanciata con maggiore forza. Tra gli obiettivi dell’opposizione:
- Chiarire l’entità reale dei danni subiti dal territorio comunale, rimandando la quantificazione economica a un momento successivo;
- Capire le ragioni della mancata adozione di interventi risolutivi da parte dell’Amministrazione.
A supporto delle loro affermazioni, i consiglieri allegano immagini fotografiche che documentano lo stato attuale delle aree colpite, come le strade Buzzucoli, Sanginiti, Caria e Labrise, evidenziando come gli effetti degli smottamenti non siano stati oggetto di interventi concreti.
“Probabilmente – suggeriscono voci dell’opposizione – il Sindaco è più impegnato in trattative politiche, segrete ma non troppo, per cercare di mantenere in piedi la sua maggioranza, piuttosto che occuparsi dei problemi reali della comunità”.
“Confidiamo che questa richiesta venga accolta senza ulteriori ritardi o rinvii ingiustificati, considerando la gravità della situazione e il diritto della cittadinanza a essere informata in modo trasparente”, concludono i quattro consiglieri.