«QUADRO POLITICO SCONCERTANTE A CHIARAVALLE CENTRALE», L’ATTACCO DI “RADICI E ALI”
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Il movimento politico-culturale punta il dito contro le continue “giravolte” del primo cittadino e lo invita ad “aprire gli occhi” sulla crisi finanziaria del Comune
di REDAZIONE
– CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – 23 FEBBRAIO 2025 – Intervento del movimento politico-culturale “Radici e Ali”, che lancia l’ennesimo allarme sulla situazione politica locale di Chiaravalle Centrale, definendola senza mezzi termini “sconcertante”. Al centro del mirino, “le continue contraddizioni del sindaco Domenico Donato, che cambia idea e direzione giorno per giorno”.
Il caso più eclatante, sottolinea “Radici e Ali”, è quello della recente convocazione del consiglio comunale: “Solo pochi giorni prima, il sindaco Donato aveva tuonato contro l’ammissibilità dei punti all’ordine del giorno proposti dalle minoranze, bollandoli come inopportuni e fuori luogo.
Eppure, ecco la magia: il consiglio viene convocato, con quei punti che, fino a un battito di ciglia prima, sembravano eretici.
Che dire?
Forse il sindaco ha subito una folgorazione sulla via di Damasco?”.
Ma “Radici e Ali”, pur sferzante nella critica, non si ferma alla semplice constatazione delle incoerenze del sindaco.
Anzi, coglie al volo l’invito alla collaborazione che lo stesso Donato ha rivolto a tutte le forze politiche, trasformandolo in un’occasione ghiotta per “fargli aprire gli occhi”.
Sì, perché, secondo il movimento, “il problema di Chiaravalle Centrale non sono le giravolte tattiche del sindaco, ma una questione ben più seria: la salute finanziaria del Comune, sull’orlo del collasso”.
“Caro sindaco Donato – scrive “Radici e Ali” – è ora di smetterla.
La situazione è grave e richiede serietà e trasparenza.
Ammetta di aver sbagliato, riconosca che i conti non tornano”.
Un invito pressante, quasi un ultimatum, che punta dritto al cuore del problema: “Il ritardo abissale nella redazione e approvazione del bilancio.
Un ritardo che non è un semplice intoppo burocratico, ma il sintomo di una malattia ben più profonda, un campanello d’allarme che dovrebbe far sobbalzare dalla sedia qualsiasi amministratore”.
E poi, “quegli enigmatici viaggi romani, con ragioniere e segretario al seguito.
Cosa bolle in pentola?
Si tenta di nascondere la polvere sotto il tappeto?”.
L’ironia di “Radici e Ali” si fa tagliente: “Sindaco Donato, apra gli occhi!
Alla fine, il cerino in mano resterà a lei.
Mentre i suoi ‘suggeritori’ e ‘consigliori’, quelle figure misteriose che agiscono nell’ombra, si dilegueranno, lasciandola solo di fronte al disastro”.
L’affondo finale: “Faccia un passo indietro, sindaco.
Smetta di negare l’evidenza.
Dichiari pubblicamente che il bilancio è disastrato, come l’opposizione denuncia da mesi, nel suo silenzio assordante”.
Un invito, insomma, a “un atto di coraggio”.