8 Giugno 2015
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PRESERRE (CZ) – Viadotto Italia, senatori Ncd – Area Popolare pronti a dimettersi
«Delrio scenda in Calabria e prenda provvedimenti urgentissimi»
DI REDAZIONE
PRESERRE (CZ) – 8 GIUGNO 2015 – «Siamo pronti ad autosospenderci dalla maggioranza se il ministro Delrio non verrà in Calabria e non prenderà subito provvedimenti urgentissimi sul viadotto Italia: a luglio ed agosto la Calabria si bloccherà con danni ingentissimi a tutta la sua economia e a quella della Lucania e della Sicilia”.
Lo affermano in una nota i senatori Antonio Gentile, Giovanni Bilardi, Guido Viceconte, Piero Aiello e Ulisse Di Giacomo di Ncd-Area Popolare.
«Siamo stati dal prefetto di Cosenza insieme al collega Paolo Naccarato – prosegue la nota – e dal dott. Tomao avviamo avuto risposte serie : nella migliore delle ipotesi, ma si tratta di un’ipotesi ottimistica e quasi irrealistica, per agosto sarà aperta una carreggiata del tratto autostradale bloccato da mesi».
«Tutto questo accade mentre la SS 18 tirrenica è oberata e il lotto per la 106, già aggiudicato- continuano i senatori – tarda a partire con i lavori di rifacimento Siamo disponibili al confronto con qualsiasi forza politica e istituzionale per il bene della Calabria e del Sud – prosegue la nota – ma ci esoneriamo sin da ora dalle responsabilità per quanto accadrà nei mesi di luglio e di agosto».
«La Calabria sarà bloccata in due- continuano i senatori- e non si dica, poi, che si è trattato di un fatto non prevedibile È finito il tempo delle pacche sulle spalle e il Governo non può pensare di trattare in questo modo una regione che è già di per se debole ed economicamente fragile Abbattere la domanda turistica – aggiungono i senatori – significa creare danni enormi alla Calabria, considerando anche i disagi che tanta gente incontrerà per raggiungere ( per motivi di salute o familiari) il resto del Paese».
«La Regione Calabria – conclude la nota- è chiamata ad agire senza indugi per non doversi assumere la corresponsabilità di una situazione che, tra qualche settimana, potrebbe diventare ingestibile».