8 Luglio 2015
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CATANZARO – Coldiretti Calabria chiede forte posizione contro i formaggi senza latte
La mobilitazione a Roma a difesa dei formaggi fatti con vero latte: la regione in primis prenda forte posizione. Molinaro: «In Calabria a rischio settore importante per l’economia e il presidio del territorio»
di REDAZIONE
CATANZARO – 8 LUGLIO 2015 – «In Calabria si sta puntando molto sulla zootecnia e sui formaggi (quelli fatti con latte vero) e l’Unione Europea, sotto il pressing delle lobby, vuole liberalizzare l’uso di latte in polvere per produrre formaggi?». Così il presidente di Coldiretti Calabria Pietro Molinaro.
«Siamo all’assurdo» commenta ancora Molinaro, presente a Roma con una nutrita delegazione di allevatori, casari e consumatori calabresi che in piazza Montecitorio si sono mobilitati per impedire il via libera in Italia al formaggio e allo yogurt senza latte che danneggia e inganna i consumatori, mette a rischio un patrimonio gastronomico custodito da generazioni, con effetti sul piano economico, occupazionale ed ambientale.
«A rischio – prosegue – c’è un settore che – sottolinea rappresenta una voce più importante dell’agroalimentare e che svolge anche un ruolo insostituibile di presidio del territorio, nel quale la manutenzione è assicurata proprio dal lavoro silenzioso di pulizia e di compattamento dei suoli svolto dagli animali al pascolo. Il via libera alla polvere di latte significherebbe aumentare la dipendenza dall’estero con la chiusura delle stalle, la perdita di posti di lavoro e l’abbandono delle montagne e delle zone interne, a rischio spopolamento, dove il formaggio si fa con il latte vero».
«Sono interessi veri e reali – continua – che guardano a quello generale e che hanno visto cittadini-consumatori, Istituzioni nazionali e locali, imprenditori tutti uniti in questa sacrosanta battaglia sulla quale non arretreremo di un millimetro».
«Davanti a tali pericoli – chiede – che ci sia un posizionamento forte in primis della Regione, ma anche da parte di cittadini, trasformatori ed altre Istituzioni locali. Formaggi senza latte non li vogliamo!»