27 Ottobre 2015
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STALETTI’ (CZ) – DEFUNTI, RIVIVE IL RITO DELLA PROCESSIONE CON LA MADONNA DEL PERPETUO SOCCORSO
Fedeli hanno portato la statua della Vergine dal cimitero in parrocchia. Don Roberto Corapi: «Bisogna svuotare il Purgatorio»
di Franco POLITO
STALETTI’ (CZ) – 27 OTTOBRE 2015 – Da quando è parroco a Stalettì ha riportato in vita tradizioni sopite. Con lui diverse usanze custodite nei ricordi degli anziani hanno ripreso vigore.
Don Roberto Corapi, paccoco del sorriso, non si è smentito nemmeno per l’inizio del settenario dei Defunti. Ha dato appuntamento ai suoi parrocchiani al cimitero. Come si faceva un tempo, ripercorrendo un’antica strada che porta al centro storico stalettese, hanno accompagnato in parrocchia la statua della Madonna del Perpetuo Soccorso e iniziare la Novena dei “cari estinti”
In un pomeriggio di mezzo autunno, Stalettì ha ripreso una vetusta tradizione. Come si faceva un tempo, lo hanno fatto grandi e piccoli. Lo hanno fatto con il loro sacerdote. Uno che è convinto del valore che sta dentro il passato. Lo ama assieme a tutto quello che contiene.
L’invito di don Roberto è stato accolto da tutti, piccoli e grandi , perche cosi si faceva un tempo , ripercorrendo con la Madonnina un’antica strada che porta al Centro Storico di Stalettì e poi in Parrocchia. «Le usanza – ripete spesso – sono un risveglio della fede».
Un sacerdote, don Roberto, tradizionalista ma anche innovativo, che sa coniugare passato e presente con una pastorale “di strada” di una chiesa “in uscita” per fa vedere Cristo a chi ancora non l’ha visto.
«Dobbiamo trasmettere i valori di un tempo e cosi riprenderli per i giovani – ha affermato don Roberto – per non far morire il vissuto di una comunità ancorata alle tradizioni». Così è stato dal cimitero fino alla parrocchia, tra canti e preghiere, per dare inizio alla novena dei morti.
«Dobbiamo riuscire a svuotare il Purgatorio con i nostri suffragi e preghiere – ha insistito don Roberto – La Celebrazione Eucaristica è molto importante per i nostri morti, e sono sicuro che lo svuoteremo. Portare anime a Dio, questo deve essere, il nostro obbiettivo e liberarli da quelle fiamme di tormento».
E per dare continuità alla bella iniziativa, ha dato appuntamento per nove giorni in parrocchia, alle ore 17,30, «per arrivare preparati nello Spirito al giorno dei defunti e lucrare con gioia le indulgenze , dono d’amore per noi e per i nostri morti».