29 Ottobre 2015
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PRESERRE (CZ) – LE ETERNE E IMMENSE QUESTIONI DELLA VITA E DELLE SUE RAGIONI ULTIME NELLA POESIA DI SEBASTIANO GATTO
La poesia di Gatto coglie la tragicità dell’istante e lo salda a vari stati d’animo
di REDAZIONE
PRESERRE (CZ) – 29 OTTOBRE 2015 – La potenza occulta del dolore caratterizza il percorso poetico di Sebastiano Gatto in questa sua recente raccolta, Voci dal fondo (LietoColle). L’opera è inserita nella collana Gialla, un progetto sicuramente importante dedicato alla giovane poesia italiana e portato avanti da LietoColle e Pordenonelegge.
Non si può percorrere questo libro senza fermarsi a riflettere su come Gatto sia bravo a tratteggiare i gesti della quotidianità di fronte a prove difficili come la malattia o il lutto. Situate in una mobilità, tra il punto vivo e morto, tra l’esistere e lo sparire, le vicende si aprono a quella strana sensazione rivelatrice del fatto che il dolore degli altri in qualche modo è stato o sarà, prima o poi, anche il nostro.
D’altronde Gatto avverte i suoi lettori: l’io narrante è realmente fittizio e le voci che salgono dal fondo delle storie potrebbero appartenere a chiunque …
Sebastiano Gatto
“Il quando/ dipende da fibra e carattere,/dall’area colpita o eventuale/ insorgere d’altra patologia. /Il mentre/ si connota per sonnolenza, /ritiro psichico e non appetenza;/ sguardo rivolto a una fonte di luce./ Il dopo/ prevede si constatino l’assenza/ di respiro, di attività cardiaca/ e neuromuscolare. Della vita./Coperto il corpo infine,/ – il tempo che il medico arrivi – /un’ultima riga si aggiunge/alla cartella clinica. Per chiuderla.” (Tempi e modi)
La poesia di Gatto coglie la tragicità dell’istante e lo salda a vari stati d’animo. La sua forza è quello di dire esattamente ciò che il lettore già sa per ricavarne quell’assenso in cui vibrano le eterne e immense questioni della vita e delle sue ragioni ultime.
LietoColle