AMARONI (CZ) – GESTIONE DEBITI, IL CONSIGLIO “LIBERA” 16 MILA EURO
Palazzo Canale, sede del municipio amaronese
Approvata rinegoziazione mutui. Punto passa con voti della maggioranza. Astenuta l’opposizione. Nel 2016 rate diminuiranno di 8 mila euro
di Franco POLITO
AMARONI (CZ) – 18 NOVEMBRE 2015 – Il “freddo” e unico punto all’ordine del giorno, la rinegoziazione dei mutui con Cassa Depositi e Prestiti, prime dell’inizio della seduta cede il passo al pathos e alla riflessione.
Su invito del sindaco Gino Ruggiero si è apre con un minuto di silenzio per ricordare le vittime degli attentati terroristici di Parigi il consiglio comunale di ieri pomeriggio. “Attentati – commenta il capo gruppo di minoranza Barbara Olivadoti – che hanno colpito i giovani”.
La “conta” del segretario comunale Gabriella Maida su chi c’è e non c’è dice che all’appello non rispondono due consiglieri. Tra le fila della maggioranza manca Vittorio Caccamo. In quella dell’opposizione Rossella Laugelli.
Poi si parte. Sulla rinegoziazione dei mutui relaziona il vice sindaco con delega al Bilancio Teresa Lagrotteria. L’amministratore richiama la circolare della Cassa Depositi e Prestiti del 4 novembre 2015 n.1285. Il documento, tra le altre cose, indica le caratteristiche del prestiti originari, di quelli rinegoziati, la procedura di adesione e perfezionamento.
“Il nostro Comune – sottolinea Lagrotteria – ha aderito alla procedura per liberare liquidità; le rate semestrali a partire dal 2016 si ridurranno di circa 8 mila euro con un beneficio annuale, in termini di liquidità, di 16 mila euro. L’operazione di rinegoziazione alla quale abbiamo deciso di aderire è finalizzata ad una migliore gestione dell’indebitamento dell’ente, valutandone i benefici economico-finanziari, riducendo le annualità di ammortamento”.
Il punto passa con i soli voti della maggioranza d “Democrazia è partecipazione”. L’opposizione opta per l’astensione sottolineando che “nel 2007, quando eravamo di maggioranza, avevamo fatto la rinegoziazione e voi, che eravate oppositori, vi eravate astenuti ritenendo che l’operazione, comunque, avrebbe allungato i tempi di restituzione con costi per il Comune”.
L’argomentazione solletica la replica di Lagrotteria. “Quanto affermate per giustificare l’astensione – rintuzza – è fuori luogo poiché la situazione economica dell’epoca era ben diversa dall’attuale in cui i sistemi contabili e finanziari sono soggetti a continui tagli, a rigide norme per il contenimento della spesa pubblica e al Patto di stabilità. Quindi ben venga liberare 16 mila euro se, tra l’altro, per far fronte ai continui tagli non abbiamo aumentato né istituito tasse”.
Replica che chiama la risposte dell’ex sindaco Luigi Foderaro. “Siamo contrari alla parola mutuo”, dice.
Si chiude qua. Alla prossima.