TORRE DI RUGGIERO (CZ) – PITARO NON RITIRA LE DIMISSIONI. ARRIVA IL COMMISSARIO
Scaduto ieri il termine per “tornare indietro”. Decisione di mettersi da parte dopo due mandati consecutivi a sei mesi dalle elezioni comunali
di Franco POLITO
TORRE DI RUGGIERO (CZ) – 10 DICEMBRE 2015 – Definitive. E’ scaduto ieri il termine di venti giorni entro cui Pino Pitaro avrebbe potuto ritirare le proprie dimissioni da sindaco. Invece non l’ha fatto. Quella lettera di ritorno indietro non c’è stata. Eppure erano in molti a scommettere sul suo “passo indietro”.
La fine di questo film politico – amministrativo, durato quasi dieci e per due consiliature di fila, racconta che da oggi Pitaro può essere considerato ex sindaco del borgo caro alla Madonna delle Grazie.
A poco meno di sei mesi dalla scadenza del mandato e, quindi, dalle elezioni comunali (a primavera i torresi saranno chiamati a rinnovare gli organi cittadini) quanto accaduto non può che essere il sintomo di un “malfunzionamento” degli ingranaggi in seno alla maggioranza di “Volare Alto”.
Nemmeno due recentissime riunioni di Giunte e di maggioranza sono riuscite a rimettere le cose a posto. Evidentemente la frattura era di quelle difficili da ricomporre. Lo dimostra un dato inequivocabile: quelle di Pitaro stanno in mezzo ad altre due dimissioni. Prima di lui, infatti, si era dimesso dalla carica il presidente del consiglio comunale Domenico Benedetto Barbieri. Poco dopo aveva deciso di lasciare del tutto il Consiglio anche il delegato alla Protezione Civile Gabriele Raimondo.
A Torre si volta pagina. Le dimissioni del primo cittadino ed il conseguente azzeramento degli organi rappresentativi significano commissariamento dell’ente. Già oggi il prefetto di Catanzaro Luisa Latella potrebbe firmare il decreto di nomina. Il rappresentante governativo traghetterà il Comune fino alla consultazione della primavera 2016.
Elezioni a cui, nonostante i due mandati consecutivi, anche Pitaro avrebbe potuto candidarsi. La legge glielo avrebbe consentito. E invece. “Invece – continua a dirci – adesso serve nuova energia e voglia di fare, perciò ho rassegnato le dimissioni, sebbene a distanza di pochi mesi dal voto per il rinnovo del consiglio comunale previsto per la prossima primavera. Gli impegni professionali non mi consentono più di dedicare il tempo necessario per amministrare bene un comune dell’entroterra a me molto caro, ma alle prese con problemi vecchi e nuovi”.
Pitaro, avvocato ed esperto di diritto amministrativo, è stato eletto sindaco a maggio del 2006 sostenuto dalla colazione “Volare alto”. Alla guida dello stesso schieramento è stato confermato primo cittadino nella primavera del 2011. In questi anni, tra le alte cose, si è schierato contro la spoliazione di servizi subita dalla Preserre Catanzaresi battendosi per il mantenimento delle sezioni staccate di tribunale, giudice di pace e Agenzia delle Entrate di Chiaravalle Centrale. Dura anche la sua dialettica in favore dell’ospedale chiaravellese. Ma la sua “battaglia di civiltà” per eccellenza rimane quella in favore del completamento della Trasversale delle Serre, da lui definita la “Trasversale dello Spirito”.