20 Gennaio 2016
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PRESERRE (CZ) – ALESSANDRA CENNI, LA POETESSA CHE “TI SI PIANTA IN CUORE”
Alessandra Cenni
E’ uscita “Jeanne Delair abita qui”, la sua nuova raccolta di poesie edita da LietoColle
di REDAZIONE
PRESERRE (CZ) – 20 GENNAIO 2016 – L’opera di Alessandra Cenni ha molteplici elementi di interesse. Lo ribadisce anche in questa recente raccolta di poesie edita da LietoColle e uscita poche settimane fa con un titolo davvero accattivante: Jeanne Delair abita qui. È la quinta raccolta di poesie. Per quanto siamo in grado di ricostruire il primo libro di poesie ad essere pubblicato si intitola Silhouettes – L’altra poesia del 1994. Seguite poi da Le tuffatrici nel 1997; Cosmonautiche nel 2002; Corpi celesti nel 2010; fino ad arrivare a quest’ultima pubblicata dall’editore comasco.
Alessandra Cenni svolge attività di ricerca all’Università di Roma Tor Vergata e all’Università “Capodistria” di Atene. Ha curato, tra l’altro, l’Opera completa di Antonia Pozzi per diversi editori, dalla prima edizione moderna con Scheiwiller del 1986 all’ultima con Garzanti del 2009 oltre alla biografia In riva alla vita edita da Rizzoli nel 2002. Altre opere della Pozzi a sua cura sono in via di stampa con Bietti e Scheiwiller Sole 24 ore. Ha scritto anche un ritratto di Emily Dickinson: Cercando Emily, Archinto 1998 e il saggio biografico Gli occhi eroici, pubblicato da Mursia nel 2011, dedicato alle pioniere del primo ‘900, come Sibilla Aleramo ed Eleonora Duse.
Ma torniamo a quest’ultima raccolta di poesie. Così Alessandra Cenni la presenta ai suoi lettori: ““Jeanne Delair” è stato il mio nick name per qualche tempo e sotto questo falso nome, differendo per difetto nell’osservanza da Le Grand Jeu dell’identità di Cristina Campo, ho dato vita ad un personaggio che poteva somigliarmi o no, su cui potevo o no proiettare verità e idealizzazioni, esperienze ed aspetti anche segreti a chi mi conosceva nella realtà, e che otteneva un’attenzione fondata prima di tutto sul carattere di ignoto, di ‘mascherato’ che la contraddistingueva.” Per poi aggiungere, con una immagine significativa, la sua particolare visione sulla poesia: “La parola poetica deve diventare una barca nel fiume: condurre e non essere portata, trascinata, dispersa.”
Bonifacio Vincenzi, in una recente recensione al libro così ha scritto: “La Poesia, come Dio, sta morendo. Praticamente in via di estinzione i poeti umili che ti si piantano in cuore. La Poesia non sa più dove andare, vaga di qua e di là cercando una Alessandra che non sia Jeanne; una Alessandra lampada cieca così brava a sognare la luce.”
E Alessandra Cenni è davvero una poetessa che ti si pianta in cuore, ha la sensibilità giusta per risvegliare un sentire capace di rivitalizzare l’umanità sempre più soffocata. Basta leggere questi suoi versi per comprendere quanto questo sia vero:
“Una donna ha il talento/ di accendere fuochi/ stiamo correndo come scintille/ nella valle nuda e buia/ prova a spegnere l’incendio/ come una pioggia di seme sterile./Non sei dio, o dio uomo/ dio è morto/ ed è morto da Uomo.”
LietoColle