1 Febbraio 2016
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BORGIA (CZ) – SI DIMETTONO IN OTTO, IN FRANTUMI LA GIUNTA FUSTO
Borgia, il municipio
Dicono basta all’esperienza amministrativa cinque della maggioranza e tre dell’opposizione. In arrivo il commissario prefettizio e ritorno alla urne
di Francesco LULISSIANO
BORGIA (CZ) – 1 FEBBRAIO 2016 – Un vero e proprio ammutinamento contro il sindaco Francesco Fusto. Si dimettono otto consiglieri comunali e patatrac: cade la Giunta e si azzera il consiglio comunale.
A firmare le dimissioni davanti al notaio Carmen Infantino sono stati cinque della maggioranza e tre dell’opposizione. Del gruppo “di governo” ci sono il vicesindaco e assessore all’urbanistica, Elisa Sacco (Pd), l’assessore alla sicurezza urbana e programmazione nazionale e comunitaria, Giuseppe Zaccone (Pd), l’assessore alla sanità e servizi sociali Leonardo Maiuolo (Pd), il consigliere comunale Angelo Veraldi, (Pd), e il capogruppo Pd di maggioranza, l’altro Leonardo Maiuolo.
Per lo schieramento minoritario, invece, a mettersi da parte sono stati Giovanni Maiuolo per Nuova Borgia, Tommaso Esposito, Per Borgia, e Domenico Tavano per Borgia Civiltà e progresso. A rimanere fedeli al sindaco sono stati il consigliere comunale Riccardo Bruno e il presidente del consiglio comunale Leonardo Ferragina, entrambi Pd. “Non c’erano più le condizioni per andare avanti” hanno riferito i dimissionari.
Finisce in anticipo rispetto alla scadenza naturale, prevista nel 2017, l’esperienza alla guida di Borgia della coalizione “Progetto Democratico Francesco Fusto (Cdu)”. Lo schieramento aveva vinto le elezioni di novembre 2012 ponendo fine al commissariamento per infiltrazioni mafiosi.
Adesso di commissario prefettizio ne arriverà un altro. Traghetterà l’ente fino a nuove elezioni. La prima data utile potrebbe essere quella della prossima primavera che vedrà coinvolte al voto altre amministrazioni comunali calabresi.