AMARONI (CZ) – COMUNE “PIONIERE”, CHIESTA ASSEGNAZONE BENI CONFISCATI A MAFIA
Sindaco presenta istanza per ottenere autovettura da destinare a vigili urbani
di Franco POLITO
AMARONI (CZ) – 6 FEBBRAIO 2016 – E’ stato il primo Comune del circondario ad intraprendere l’iniziativa. Un segnale nuovo che è un moto di cambiamento per una Calabria nuova. Diversa e desiderosa di affrancarsi dalla malavita e dal malcostume.
In questo, come in altre cose, quelli della maggioranza di “Democrazia è Partecipazione sono stati pionieri. Nei fatti succede che il sindaco Luigi Ruggiero ha avanzato una richiesta all’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati alla Criminalità Organizzata che ha sede a Reggio Calabria. Con l’istanza Ruggiero ha domandato “l’assegnazione di un’autovettura da destinare al Corpo dei vigili urbani”.
“I nostri vigili – spiega Ruggiero – per l’espletamento delle loro funzioni non dispongono né di una moto né di un’autovettura. La particolare congiuntura economica e le regole della spending review rendono impossibile l’acquisto di un mezzo e assegnarlo al nostro corpo di polizia municipale”.
E allora l’idea, “suggerita” dal presidente della Commissione Regionale per la Lotta contro la ‘Ndrangheta Arturo Bova, amaronese doc che vive ad Amaroni, di sfruttare l’opportunità derivante dalla “nuova” e più snella procedura di assegnazione dei beni confiscati. Un’idea che non è un’idea fine a se stessa ma supera le barriere della formalità. Nella richiesta di Ruggiero c’è la nuova mentalità degli amministratori locali pronti a dare concreti segnali di cambiamento in favore della legalità. Senza paura e timori di sorta. Altrimenti non avrebbero senso gli impegni presi con gli elettori.
L’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata è stata istituita con il decreto legge 4 febbraio 2010, n.4. E’ un ente con personalità giuridica di diritto pubblico, dotata di autonomia organizzativa e contabile ed è posta sotto la vigilanza del Ministro dell’interno. La struttura ha sede principale a Reggio Calabria e sedi secondarie a Roma, Palermo, Milano e Napoli.
Scopo principale dell’Agenzia è quello di provvedere all’amministrazione e alla destinazione dei beni sequestrati e confiscati alle mafie, a seguito di confisca definitiva, nonché coadiuvare l’amministratore giudiziario sotto la direzione dell’autorità giudiziaria in fase di sequestro fino alla confisca di primo grado, dopo la quale assume la gestione diretta degli stessi beni.
La creazione dell’Agenzia ha come elemento innovativo il tentativo di introdurre un’amministrazione dinamica dei patrimoni confiscati che snellisca e velocizzi la fase di destinazione degli stessi, superando le carenze e le inefficienze della precedente metodologia di gestione.
Attraverso una stretta collaborazione con l’Autorità giudiziaria, l’Agenzia fornisce un valido supporto alla programmazione della destinazione del bene, già durante la fase giudiziaria, acquisendo tutte quelle informazione e ne contempo indicando quelle attività necessarie al superamento delle criticità che spesso ostacolano o rallentano la restituzione alla collettività dei patrimoni mafiosi e quindi il riutilizzo sociale degli stessi.
Naturalmente all’attività di amministrazione e destinazione dei beni svolta dall’Agenzia, animata dalla volontà di non rendere vano l’impegno di forze dell’ordine e dell’ autorità giudiziaria, si affianca il costante monitoraggio posto a garanzia dell’effettivo riutilizzo sociale dei patrimoni mafiosi, affinché il compito istituzionale svolto non si riduca a semplice dato statistico, ma si concretizzi in una reale percezione della presenza dello Stato nel territorio.