12 Aprile 2016
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GASPERINA (CZ) – NELLA CHIESA MATRICE LE NOTE DEL “CONCERTO DI PRIMAVERA”
Emozioni nel pubblico per bellezza brani e bravura solisti
Articolo e foto di Gianni ROMANO (Il Quotidiano del Sud)
GASPERINA (CZ) – 11 APRILE 2016 – Ancora una volta la banda G. Carelli di Gasperina, ha incantato il numeroso pubblico presente nelle Chiesa matrice di Gasperina, Il Maestro Antonio Gallello ha voluto proporre l’ascolto dei seguenti brani: Te Deum, Alzira, Ave Maria, Variazioni in Do, Ave Verum, Korsakov, Inno del Giubileo, Pastore Svizzero, Tannahauser.
L’esecuzione dei brani ha suscitato tanta emozione nel pubblico presente non solo per la bellezza dei brani ma soprattutto per la bravura dei solisti locali: Vincenzo Voci, Saverio Macrina, Francesco Macrina e la piccola Anna Raspa, accompagnati dai componenti del locale concerto bandistico e diretti magistralmente dal Maestro Antonio Gallello.
Il Concerto bandistico G. Carelli di Gasperina si sta facendo notare nel panorama Musicale per impegno e bravura, una realtà che rappresenta per Gasperina il fiore all’occhiello, la chiesa matrice situata nella centralissima piazza del paese, se pur grande non è riuscita a contenere le persone presenti molte di questi arrivavano anche dal comprensorio,diventa così un punto fermo nel panorama bandistico la banda musicale di Gasperina , e a fare da degna cornice all’evento l’antica chiesa matrice dedicata a San Nicola Vescovo di Bari,un gioiello barocco del 1600. È certo che la Chiesa di San Nicola Vescovo di Bari, situata in piazza Umberto I, è stata costruita non dopo il 1500.
Il suolo è stato messo a disposizione dalla benemerita famiglia Spadea. Entro la chiesa vi esisteva la Cappella di San Giovanni Battista, che aveva la porta d’ingresso dove fu poi disegnato il coro. Ora parte di essa è Cappella del Sacro Cuore e parte ingresso di servizio. Sono state costruite cappelle per altari fatti con finissimi marmi: Maria SS. del Rosario, del Purgatorio, di Sant’Innocenzo M., dell’Addolorata. Sull’altare del Rosario vi sono queste iscrizioni: “Fundata 1608 – De novo erecta 1750”; sull’altare di Sant’Innocenzo: “Gloria et honor coronasti eum – Anno Domini 1740”; l’altare maggiore, vero gioiello d’arte barocca.