14 Maggio 2016
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CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – VERSO LE COMUNALI, FOTI: «IL DISSESTO ERA INEVITABILE»
Candidato a consigliere con la lista “Ripensiamo Chiaravalle, Claudio Foti stuzzica l’ex sindaco su un argomento che nell’ultimo biennio ha “scaldato” la politica locale
di Fra. LU.
CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – 14 MAGGIO 2016 E’ scontro totale sul dissesto, sulle responsabilità del debito e sulle ricette per venirne fuori.
Il candidato a consigliere comunale della lista “Ripensiamo Chiaravalle”, Claudio Foti, attacca frontalmente l’ex sindaco Gregorio Tino, oggi a capo della lista “Oltre”.
“Viene naturale chiedersi – scrive Foti – da chissà quale pianeta è stato catapultato questo tale, Tino. Forse arriva da Marte? Nelle sue analisi socioeconomiche, infatti, volutamente sorvola sulla sua lunghissima attività politica, facendo intendere di essere un novellino. Eppure è stato per ben 10 anni assessore al Turismo, all’Urbanistica, alla Cultura, al Bilancio, nonché vicesindaco”.
“A proposito di dissesto – prosegue Claudio Foti – è bene chiarire in via definitiva alcuni passaggi fondamentali, in risposta al tentativo strumentale di creare volutamente confusione sull’argomento. La norma in materia e la giurisprudenza asseriscono che si ha stato di dissesto finanziario se l’ente non può garantire l’assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili, ovvero esistono nei confronti dell’ente locale crediti liquidi ed esigibili di terzi cui non si possa fare validamente fronte. Al ricorrere anche di uno solo dei due alternativi presupposti sussiste la necessità di procedere alla immediata dichiarazione di dissesto, che, è bene ricordarlo, costituisce non già espressione di una facoltà discrezionale dell’ente locale, bensì, secondo peraltro consolidata giurisprudenza, atto compiutamente vincolato per il consiglio comunale dell’ente. Alla luce di ciò due sono le domande a cui l’ex primo cittadino Gregorio Tino dovrebbe rispondere e cioè: 1) o l’ente dalla data del 4 giugno 2011 al 30 dicembre 2014 non era nelle condizioni di dover dichiarare il dissesto finanziario dal momento che ha approvato bilanci in equilibrio finanziario ed affermando l’assenza di debiti; 2) oppure il primo cittadino ha omesso la dichiarazione dello stato di dissesto finanziario, arrecando ulteriore detrimento alla situazione finanziaria, peraltro compromessa, come più volte ribadito dall’organo regionale di controllo”.
“In ordine all’istituto del piano di riequilibrio decennale – dice ancora Foti – in attuazione del D.lgs 174/2012 a parere dello scrivente, tale adempimento ha prodotto maggiori danni in più per i cittadini contribuenti poiché l’inasprimento della pressione fiscale è iniziata da gennaio 2013, nonché, confusione nella complessa e poco chiara situazione finanziaria”.
“Entrando adesso nel merito delle attuali consultazioni amministrative per il rinnovo del consiglio comunale – continua il candidato – oltre ad essere stato tra i promotori della coalizione politica “Ripensiamo Chiaravalle” ho anche deciso di scendere personalmente in campo a sostegno di questa compagine, per riuscire a dare quel contributo di chiarezza, trasparenza, determinazione e impegno che caratterizzano il mio operato da lungo tempo. Mi adopererò affinché venga varato il Psc, per dotare l’amministrazione del più importante strumento di pianificazione, programmazione e sviluppo del territorio. Mi batterò per istituire i cosiddetti laboratori urbanistici (proposti e mai tenuti in considerazione) per avviare finalmente quel percorso di concertazione e partecipazione della base, ponendo il cittadino in ogni contesto in cui opera al centro dell’attenzione”.
“Vigilerò – fa sapere ancora Foti – sulle dinamiche economiche, attuando idonee misure di monitoraggio e controllo per il contenimento della spesa dicendo no alle spese folli ed incontrollate che in questi anni hanno visto disseminare soldi a pioggia senza nessun obiettivo, senza nessun risultato ma contribuendo ad arrecare danno alle casse comunali. Proporrò una radicale riorganizzazione degli uffici, mediante la valorizzazione del personale in rapporto a capacità, potenzialità e competenze, per ottimizzare i risultati. Ritengo necessario superare le rigidità organizzative secondo il principio della rotazione del personale a parità di competenze settoriali. Sarà massima l’attenzione all’ordinaria amministrazione, per monitorare sui tempi di attesa in termini di risposte al cittadino. Ritengo, inoltre, che sia indispensabile puntare verso la digitalizzazione delle reti tecnologiche esistenti (rete fognaria e idrica). Problematica mai presa in considerazione fino ad oggi: incrementare l’attività di monitoraggio per intercettare i flussi finanziari dei fondi strutturali 2014-2020, i flussi diretti dalla comunità europea, per dare seguito a diversi progetti ritenuti prioritari per la comunità chiaravallese.
“Non ultimo – insiste – sarò sempre in campo per impedire e bloccare il progetto di privatizzazione della rete idrica. L’acqua è un bene prezioso e pubblico e deve rimanere tale”. Foti, poi, non le manda a dire ai cosiddetti candidati “dell’ultima ora”, ponendo loro una raffica di domande: “Dov’erano quando si discuteva di Psc, della privatizzazione del servizio idrico, delle gravi ricadute economiche per i cittadini, del costo esorbitante dello scuolabus, dei costi ingiustificati per esternalizzare il servizio idrico, del progetto di affidare a ditta esterna la manutenzione delle reti tecnologiche, delle problematiche finanziarie e del dissesto, della chiusura dell’ospedale San Biagio e della Casa della Salute?”
“Oggi – conclude – si ergono a grandi sapienti, conoscitori del territorio e delle sue problematiche. Che ben vengano le nuove energie, ma con l’auspicio e l’augurio che riescano a mantenere lo stesso entusiasmo il giorno dopo le elezioni, senza svanire nel nulla, come spesso accade”.