12 Novembre 2016
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MONTEPAONE (CZ) – ROMOLO CAPPUCCINO, UN SOGNO INTERROTTO A METÀ
Domani pomeriggio a Soverato i funerali del 47enne morto dopo un intervento al ginocchio. Indagini della magistratura. Lo sgomento di famiglia e amici
Articolo e foto di Gianni ROMANO (Il Quotidiano del Sud)
MONTEPAONE (CZ) – 12 NOVEMBRE 2016 – Una città sgomenta, Montepaone si interroga come sia possibile morire per una operazione al menisco.
Una routine per qualsiasi ospedale, ma per Romolo Cappuccino qualcosa non è andata per il verso giusto, Romolo è morto ed ora la magistratura vuole vederci chiaro, sequestrata la salma e la cartella clinica, ora la parola passa al sostituto procuratore Graziella Viscomi, a seguire tutto l’iter, il legale della famiglia Cappuccino, Eliana Corapi del foro di Catanzaro e il perito di parte Massimiliano Cardamone.
Fin qui la dura cronaca, Romolo lascia a soli 47 anni la compagna di una vita Grazia Tucciarello e la sua famiglia, il papà Salvatore, i fratelli Giuseppe e Domenico, le sorelle Giuseppina, Carmelina, Mirella e Caterina, una famiglia ben voluta cresciuta in località Pilinga nel comune di Gasperina, e gli amici di sempre, quelli di interminabili cene, quelle partire a carte tra amici, a seguire la squadre del cuore e tifare in modo sano, Domenico, Tonino, Felice, Giovanni, Nicola, amici di sempre giorno e notte, feste comprese, una comunità compatta e una amicizia vera la loro, oggi si chiedono, il perché di questa assurda morte, che lascia tutto a metà,f amiglia, affetti e lavoro.
Sì il lavoro. A portare testimonianze di fede e la parola di Dio, il parroco di Stalettì don Roberto Corapi amico personale della famiglia, Romolo aveva lavorato duro in questi anni come cameriere e responsabile di sala in molte strutture turistiche del soveratese, decidendo poi di prendere la nave, destinazione Sardegna, lunghi mesi lontano da tutti, immerso nel suo lavoro, ma al cuore non si comanda, la Calabria si ama soprattutto se è lontana, poi il ritorno a casa a Montepaone lido, aveva deciso di dare vita e corpo ad un sogno, aprire con i sacrifici di anni, un locale tutto suo, la gelateria artigianale ”La Fragola” in pieno centro cittadino a Soverato.
Romolo impegnato nelle preparazioni tutta la giornata, era il suo sogno e si era immerso pienamente, il gelato, un prodotto eccellente ed artigianale, ma un destino beffardo, dietro l’angolo aveva deciso diversamente, un destino che non ha inteso fare sconti, una banale operazione ortopedica in artroscopia, con anestesia spinale, ma qualcosa non è andata per il verso giusto, Romolo moriva tra l’incredulità e lo sconforto dei parenti.
I funerali si terranno domani, domenica alle ore 15 presso la chiesa di Maria Immacolata a Soverato, poi la salma verrà tumulata sempre a Soverato nel cimitero cittadino accanto alla sua amata mamma.