12 Novembre 2016
84
GAGLIATO (CZ) – CONTRATTO FIUME BACINO ANCINALE, C’E’ OK GIUNTA
Consentirà l’adozione di un sistema di regole in cui i criteri di pubblica utilità, rendimento economico, valore sociale e sostenibilità ambientale
di Franco POLITO
GAGLIATO (CZ) – 12 NOVEMBRE 2016 – Un accordo di programma rappresenta che rappresenti il quadro generale delle iniziative da porre in essere a livello locale, rendendo altresì possibile il coordinamento e l’ordinamento a sistema di quanto pianificato a livello provinciale e regionale, permettendo così un utilizzo più efficace delle risorse, anche attraverso il raccordo degli obiettivi comuni,
Va in questa direzione la decisione della Giunta di aderire al costituendo Comitato promosso dal Comune di Satriano per la sottoscrizione del Contratto di fiume del bacino dell’Ancinale, varato dopo che la giunta regionale, con la delibera n. 372 del 2015, ha aderito alla Carta Nazionale dei Contratti di Fiume avviandone le attività di promozione e supporto alla diffusione sul territorio regionale.
«Il fiume Ancinale – dicono il sindaco Giovanni Sgro e gli assessori – è il principale corpo idrico del Basso Ionio catanzarese il cui bacino imbrifero interessa direttamente, risalendo dalla foce, i Comuni di Satriano, Davoli, Soverato, Petrizzi, Gagliato, Argusto, Chiaravalle, Cardinale e Torre di Ruggero, nella Provincia di Catanzaro,. nonchè i Comuni di Spadola, Simbario, Brognaturo e Serra san Bruno nella provincia di Vibo Valentia».
«Il bacino del fiume Ancinale – aggiungono – rappresenta, nella Rete ecologica Regionale corridoio primario di collegamento del Parco Montano delle Serre con il Parco Marino della Baia di Soverato costituendo una risorsa importante anche turistica e sociale per il territorio in una visione di sviluppo sostenibile, inteso come condivisione del medesimo interesse di tutela, valorizzazione e promozione dell’intero sistema dell’ area fluviale e del litorale costiero, attraverso interventi di gestione dei sistemi ambientali e territoriali relazionati con i sistemi economico – sociali».
Queste le premesse politiche al fatto che il Contratto di Fiume, in quanto strumento di programmazione negoziata potrà consentire l’adozione di un sistema di regole in cui i criteri di pubblica utilità, rendimento economico, valore sociale, sostenibilità ambientale interverranno in maniera paritaria nella ricerca di soluzioni efficaci per la salvaguardia della valle e dell’intero sistema idrico comprensoriale del fiume Ancinale, attraverso l’applicazione di interventi di protezione e tutela degli ambienti naturali, di tutela delle acque, di difesa del suolo, di protezione dal rischio idraulico, di tutela delle bellezze naturali.
Il Contratto di Fiume, in quanto accordo di programma rappresenta il quadro generale delle iniziative da porre in essere a livello locale, rendendo altresì possibile il coordinamento e l’ordinamento a sistema di quanto pianificato a livello provinciale e regionale, permettendo così un utilizzo più efficace delle risorse, anche attraverso il raccordo degli obiettivi comuni.