CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – SCRUTATORI, GARIERI: «PERSA OCCASIONE PER IMPORRE TRASPARENZA»
Chiaravalle Centrale, veduta
“Esponente della minoranza ha proposto metodo non menzionato da nessuna normativa o legge”
di Franco POLITO
CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – 15 NOVEMBRE 2016 – Non c’è “pace” intorno al criterio di scelta degli scrutatori in vista del Referendum Costituzionale del prossimo 4 dicembre.
Prima la proposta del sindaco Domenico Donato di affidarsi al sorteggio, poi la decisione della Commissione elettorale, che non ha trovato l’unanimità sulla mozione, di tornare al “tradizionale” metodo della chiamata diretta ad opera del gruppo maggioritario e dell’opposizione, stanno dando vita al classico “vespaio di polemiche” verbali.
Dopo la minoranza, adesso è l’assessore comunale Sergio Garieri, componente della commissione elettorale, a dire la sua. «Voglio puntualizzare – afferma in una nota – che si è persa una occasione per far trionfare la trasparenza e la legalità nella nostra cittadina. Questa maggioranza aveva proposto il sorteggio dall’albo degli scrutatori, nel quale ogni cittadino ha il diritto di iscriversi come per legge. Purtroppo, come al solito, il vecchio metodo, ovvero la non trasparenza, erano dietro la porta».
«Infatti – insiste Garieri – ecco che la componente della commissione sig.ra Neri Emanuela (Pd) in rappresentanza della minoranza si è opposta, proponendo un sistema completamente non menzionato da nessuna normativa o legge, cioè quello di far pervenire delle richieste da parte delle persone disoccupate o più bisognose, quindi approntando un elenco frettoloso, approssimativo e sicuramente non veritiero, senza però indicare quale legge lo prevedeva e con quale metodo».
«Da ciò – conclude – si evince l’ostruzionismo puro da parte di tutta la minoranza capeggiata dalla sig.ra Neri e la volontà di ritornare al passato. Bisogna puntualizzare che lo statuto della commissione elettorale prevede che i componenti tutti devono avere un accordo sul metodo adottato e se ciò non avviene si deve andare per indicazione partitica sui nominativi».
