27 Novembre 2016
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MONTAURO (CZ) – LA “CALABRIA CHE REMA” SI TUFFA IN ACQUA PER DIRE CHE IL MARE E’OK
Iniziativa nelle acque di Calalunga dopo il servizio televisivo delle “Iene” sulla presunta radioattività di alcuni tratti del litorale catanzarese
di Francesco PUNGITORE
MONTAURO (CZ) – 29 NOVEMBRE 2016 – Un tuffo nel mare di Calalunga per dire “no” alla paura e fugare definitivamente ogni dubbio sulla salubrità delle nostre coste. Iniziativa simbolica promossa dall’associazione “#Lacalabriacherema” oggi sulla spiaggia di Montauro, a pochi giorni di distanza dall’inchiesta televisiva de “Le Iene” sul presunto affondamento di scorie radioattive nel Golfo di Squillace.
Baciati anche dalla fortunata coincidenza di una giornata con temperature più primaverili che autunnali, i coraggiosi protagonisti della manifestazione si sono immersi nelle acque agitate dello Jonio tra gli applausi dei presenti. Pochi, in verità, rispetto alle previsioni della vigilia ma, comunque, in numero sufficiente per lanciare un messaggio forte e chiaro: le analisi ufficiali smentiscono la presenza di fonti inquinanti.
C’è tanta voglia di ripartire, dunque, da queste parti, ricostruendo una immagine fortemente compromessa dal clamore mediatico della vicenda. Qualche mugugno ha suscitato l’assenza della politica regionale. Ci si aspettava maggiore sostegno dai consiglieri eletti a Palazzo Campanella a fronte di un problema che in tanti hanno visto come un colpo al cuore della già povera industria locale del turismo. Peraltro, si resta in attesa del proseguio dell’inchiesta televisiva che potrebbe aggiungere ulteriori elementi rispetto a quanto già detto dal conduttore Giulio Golia martedì scorso.
Di certo, anche la Procura della Repubblica di Catanzaro è intenzionata a portare fino in fondo le proprie indagini, dopo la riapertura del fascicolo e i primi accertamenti eseguiti dai carabinieri del Noe e dai reparti speciali Nbcr dei vigili del fuoco.