8 Febbraio 2017
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AMARONI (CZ) – ESCALATION FURTI E RAPINE, ARRIVANO LE CONTROMISURE
Incontro pubblico nella sala consiliare organizzato dal Comune dopo i recenti fatti a danni di privati, farmacia e chiesa
di Salvatore TAVERNITI (Gazzetta del Sud, 8 febbraio 2017)
AMARONI (CZ) – 8 FEBBRAIO 2017 – Dopo i recenti episodi di criminalità che hanno interessato alcune famiglie, la locale farmacia e persino la chiesa, Amaroni reagisce e adotta le contromisure.
L’amministrazione, guidata dal sindaco Gino Ruggiero, ha indetto un’assemblea cittadina per discutere di sicurezza e ordine pubblico. «Come giunta – ha affermato il primo cittadino – abbiamo impegnato somme per l’installazione della videosorveglianza nei punti sensibili del territorio e adottato ordinanze contro il fenomeno della ludopatia. La nostra opera non finisce qui, perché stiamo continuando a sensibilizzare la gente e soprattutto i giovani».
Il comandante della stazione dei carabinieri di Girifalco, maresciallo Giuseppe Milisenda ha detto che il 2017 «è un anno importante perché raccoglieremo i frutti del nostro lavoro. Siamo impegnati a contrastare la criminalità su questo territorio e daremo presto risposte ai cittadini, ci toglieremo qualche soddisfazione». Milisenda ha poi distribuito un piccolo vademecum, da lui redatto, contenente alcuni consigli per tutelarsi da truffe e ladri.
La preoccupazione per l’aumento delle rapine ai danni delle farmacie è stata espressa da Vitaliano Corapi, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Catanzaro, e da Vincenzo De Filippo, presidente Federfarma Catanzaro. Quest’ultimo ha reso noto che «con il prefetto e i rappresentanti di questura, carabinieri e guardia di finanza è stato concordato di adottare tutte le contromisure possibili, la prima delle quali è la videosorveglianza in collegamento con le forze dell’ordine. Al direttore generale dell’Asp di Catanzaro, invece, abbiamo chiesto ai farmacisti sia consentito, in alcuni orari, di fare servizio con i battenti chiusi».
Dopo il dibattito con i cittadini, il presidente della commissione regionale antindrangheta Arturo Bova ha posto l’accento sulla necessità della collaborazione da parte dei cittadini. «Mezza Amaroni – ha aggiunto – è rovinata dalla dipendenza del gioco, che con l’uso di stupefacenti, costituisce una delle cause dell’aumento dei furti. Occorre chiedersi dove vanno i nostri figli e soprattutto con chi. Bisogna collaborare, anche mandando lettere anonime, fare squadra e isolare i delinquenti: devono capire che c’è una comunità unita. Quattro imbecilli non rovineranno questa cittadina, che vuole far emergere il suo volto più bello».