14 Giugno 2014
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MONTEPAONE (CZ) – Medico fermato dai carabinieri, “Psichiatria democratica” chiede sospensione Tso
Lo psichiatra inseguito dai carabinieri a 200 all’ora sulla Statale 106 è ricoverato al “manicomio criminale” di Barcellona Pozzo di Gotto, in Sicilia
Fonte: articolo di Gianni Romano (Il Quotidiano della Calabria)
MONTEPAONE (CZ) – Ha fatto scalpore la notizia del lungo inseguimento a duecento chilometri all’ora da parte dei carabinieri ad un noto medico psichiatra operante al centro di salute mentale di Montepaone.
Iniziato a Stalettì si è concluso per fortuna senza incidenti a Catanzaro città. Ora il professionista è sottoposto al Tso, trattamento sanitario obbligatorio in una struttura adeguata.
Su questa vicenda interviene il coordinamento regionale di “Psichiatria democratica” e lo fa per voce del medico psichiatra Gianfranco Pisano. «Psichiatria democratica coordinamento regionale – dice Pisano – in merito all’episodio che ha visto sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio (Tso) un medico psichiatra dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro sottolinea che si è messa in evidenza l’aberrazione interventistica nella modulazione d’effettuazione dello stesso Tso».
«Ricordando – continua Pisano – che la naturale procedura medico-legale ed istituzionale riconosce l’autorità al medico proponente, al medico convalidante e all’ordinanza del sindaco di competenza territoriale, ed anche all’ eventuale collaborazione (se viene richiesta) delle forze dell’ordine. Pare che lo stesso paziente sia stato tratto in arresto in concomitanza al ricovero nel Servizio Psichiatrico “Diagnosi e Cura” e che il paziente (medico psichiatra) dimesso dopo qualche giorno, sia stato tradotto presso l’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto, più tristemente conosciuto come “manicomio criminale” da dove avrebbe già dovuto essere dismesso, per la proroga di chiusura ad un anno che suo malgrado il Presidente Napolitano ha dovuto emanare».
«Ora vi è da chiedersi – aggiunge Pisano – di quali reati il medico psichiatra (paziente) si è macchiato per essere rinchiuso in un manicomio criminale. Per quanto su esposto e per dare maggiore trasparenza, la scrivente associazione mette in evidenza agli organi competenti di rivedere l’aspetto punitivo che prevale in questa fattispecie per chi presenta agitazione psicomotoria e non ha coscienza di malattia e considerando, tra l’altro, che i termini del Tso decadono allorquando il paziente assume la terapia».
«Visto il permanere dello stato detentivo del medico psichiatra – conclude Pisano – per l’affermazione dei diritti umani e civili, si chiede la sospensione del Tso con eventuale ricorso straordinario al Capo dello Stato».