MONTEPAONE (CZ) – ALLA “VITA IN DIRETTA” IL GIOVANE AGGREDITO CON CALCI E PUGNI DA UN BRANCO FAMELICO
“Ho denunciato tutti, per il rispetto di Emanuele Morganti il giovane di Alatri ucciso dopo un pestaggio”
Articolo e foto di Gianni ROMANO (Il Quotidiano del Sud)
MONTEPAONE (CZ) – 11 APRILE 2017 – Si riaccendono i riflettori sull’aggressione subita a Amaury Froiio.
Le telecamere di Rai Uno per la trasmissione della ”Vita in diretta”, condotta da Cristina Parodi ha ripercorso grazie alla giornalista Lucilla Masucci, tutta la drammatica sequenza fatta di calci, botte e pugni, in tanti più di dieci persone contro solo Amaury. E proprio lui incalzato dalle domande dello studio ha ripercorso quella notte, gli aggressori sono stati già identificati e denunciati dai carabinieri della compagnia di Soverato guidata dal capitano Gerardo De Siena.
Ma al momento non sono stati arrestati perché è mancata la flagranza del reato, ora il magistrato che conduce le indagini dopo averli sentiti stabilirà ,quali i reati perseguibili. Sentita anche la mamma Silvy, una donna francese che risiede a Davoli (paese del catanzarese) che ha detto,”mio figlio ha denunciato,perché non conosce la parola omertà,questa parola l’abbiamo conosciuta solo qui.”
Amaury ha detto,”Ho denunciato anche per rispetto del giovane Emanuele Morganti di Alatri,ucciso in un simile avvenimento,lui è morto è non può denunciare,ma io si, sono vivo,e per il rispetto che merita quella vicenda ho deciso di denunciare i miei aggressori”
A giorni il magistrato sentirà le parti. Botte. Tante. Calci,pugni e spintoni,è quello che era successo ad un giovane residente a Davoli,Amaury Froiio di anni 24,lui un ragazzo tranquillo che spesso organizza feste musicali è stato aggredito all’uscita di una nota discoteca a Montepaone,botte,tante sembrerebbe tra l’indifferenza di numerosi presenti,solo uno,un suo amico lo avrebbe aiutato,una serata che doveva essere di festa si è tramutata suo malgrado in un tunnel fatto di un pestaggio violento,tanto da procurargli tante lesioni.
Fine serata,Amaury aspettava in auto l’arrivo di un suo amico per fare rientro a Davoli,ma il ritardo del suo amico era causato da una violenta lite che vedeva coinvolte più persone,a quel punto, il giovane decide di dare una mano ma viene selvaggiamente aggredito con calci in faccia e una serie impressionate di pugni,ma era solo l’inizio, alla violenta aggressione si univano altre persone, tre o quattro secondo le prime frammentarie ricostruzioni,prelevato a forza dall’abitacolo e picchiato ancora,mentre veniva immobilizzato,tra i colpi nel buio della notte davanti a decine di persone, le grida di chi incitava a colpire ancora di più,e ancora più forte.
Ma tutto viene lucidamente messo nero su bianco dal giovane che, dolorante e con il volto tumefatto si recava al pronto soccorso dell’ospedale civile di via Cardona a Soverato,ai sanitari la scena si presentava per quello che era ,un giovane,indifeso era stato oggetto di un violento pestaggio che gli aveva procurato lividi e lesioni,al volto e al corpo, al setto nasale,la mandibola rotta,lesioni al comparto uditivo,una serie impressionante di pluritraumi che davano contezza di quanto il pestaggio fosse lucido e violento.
Dimesso dal nosocomio, Amaury referto medico alla mano, si recava prontamente presso la compagnia carabinieri di Soverato diretta dal capitano Gerardo De Siena per depositare una denuncia-querela a carico di persone già individuate. Ora il legale di Amaury Froiio,proverà unitamente alle forze del’ordine a stabilire le esatte cause e gli eventuali reati commessi .