SPECIALE ELEZIONI COMUNALI – CENTRACHE (CZ) – CATERINA SERRAO PUNTA SU TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE
Serrao
Capolista di “Ama Centrache – Cambiare si può” vuol fare del coinvolgimento la sua arma vincente
Articolo e foto di Franco POLITO
CENTRACHE (CZ) – 1 GIUGNO 2017 – Si chiama Caterina Serrao. E’ la moglie dell’ex sindaco e attuale consigliere comunale di minoranza Francesco Luppino.
Alle imminenti elezioni per il rinnovo delle cariche amministrative cittadine, si vota il prossimo 11 giugno, è la candidata a sindaco della lista “Ama Centrache – Cambiare si può”. Con lei, nella veste di candidati a consigliere comunale, ci sono Nicola Cosentino, Saverio G. Luppino, Lucia Minerva, Onforio A. B. S. Ranieri, Giuseppe Rauti, Francesca Serrao e Saverio Serrao.
«Il nostro programma – dice la Serrao – prevede la possibilità di proporre nel Comune di Centrache un diverso modello di convivenza e di sviluppo per la serenità degli abitanti nell’ottica di un cambiamento fatto di innovazione, trasparenza e legalità».
Sei i punti fondamentali che lo caratterizzano. «Abbiamo deciso – aggiunge la candidata a sindaco – di puntare su trasparenza e partecipazione; tutela ambientale per un paese vivibile; politica coerente con il proprio mandato; riorganizzazione delle politiche sociali all’insegna di equità, uguaglianza ed efficienza; tutela degli animali e cultura innovazione e connettività».
Su tutto, però, ci sono la trasparenza e la partecipazione considerati dalla Serrao e dai “suoi” «gli elementi cardine del nostro programma che saranno attuati attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini. Un impegno che vuole essere un segno di stima e fiducia nei loro confronti attraverso l’attuazione di incontri periodici organizzati».
Non mancano la tutela dell’ambiente e del verde pubblico. «Sono due aspetti – insiste – che rivestono un ruolo molto importante per la crescita della comunità. Siamo convinti della necessità di mantenere un paese pulito tutto l’anno e non solo nei periodi estivi anche attraverso una politica a difesa dell’albero e contro l’abbattimento dei nostri boschi. Una politica che si occupi del bene di tutti e non di pochi, lontana da interessi personalistici ma con una chiara e precisa identità».
A proposito di “politiche”. “Ama Centrache” fa leva sulla riorganizzazione di quelle sociali considerate «necessarie, vista la mancanza di equità, e basate su di un approccio di accoglienza per chiunque si trovi in difficoltà».
E poi le “istanze animaliste”. «Un altro punto non meno rilevante – sottolinea ancora la Serrao – sui cui si deve riflettere è che una società civile si connota non solo per il rispetto dei diritti umani ma anche per quello verso gli animali attraverso una maggiore attenzione e tutela dei randagi con un percorso che porti alla collocazione all’interno di una famiglia e non solo al “parcheggio” dei canili preposti, riducendo così una spesa per le casse comunali».
A corollario del programma “Ama Centrache” ci mette la cultura e le tradizioni. «Devono tornare a essere – propone la Serrao – una componente rilevante della comunità. Non ci stiamo, ad esempio, ad accettare il “dimenticatoio” in cui è finito “Palazzo Michienzi”, ad oggi chiuso ed inutilizzato. Invece, dopo un’opera di ristrutturazione, deve essere luogo di cultura e di tecnologia».
Cultura e tradizione che guardano al futuro. «Tra le nostre idee c’ è anche una connessione internet libera e gratuita per i cittadini centrchesi» conclude.