CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – CASA DELLA SALUTE, L’OPPOSIZIONE: «DONATO E I SUOI PIEGATI A VOLERE ASP»
Riceviamo e pubblichiamo:
CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – 11 LUGLIO 2017 – «Purtroppo, non può che rappresentare un’ amara consolazione la frase : “lo avevamo detto “. Ma risulta agli atti di un consiglio comunale, risulta da una riunione ufficiale tenutasi per discutere di questo problema, risulta dalla stampa di quei giorni.
La minoranza aveva con forza chiesto garanzie a tutela e difesa del progetto Casa della Salute. Un protocollo d’intesa a firma delle tre parti interessate che sancisse nero su bianco la reale volontà e possibilità della realizzazione del progetto casa della salute. Il tentativo di consumare l’ennesimo scippo, per privare la popolazione di Chiaravalle e di tutta l’area del chiaravallese, era chiaro ai nostri occhi.
Abbiamo in tutti i modi cercato di far capire a questo sindaco e alla sua maggioranza che il problema andava affrontato nei tempi e nei modi giusti, che nulla doveva essere lasciato al caso e che ai vertici Asp e regione Calabria andavano chieste garanzie che aldilà dei futuri cambi di vertice, avrebbero messo un sigillo importante sul progetto.
Purtroppo l’incapacità e la presunzione politica ha reso sordi il sindaco Donato e la sua compagine rispetto alla gravità del problema.
La maggioranza si è inchinata, con una delibera di consiglio, al volere dei vertici dell’Asp senza in cambio chiedere alcuna garanzia. Ci sono temi che è giusto che vengano affrontati come maggioranza ma ce ne sono altri, caro sindaco Donato, che appartengono a tutti e su questi chi rappresenta solo una fetta del paese non può avere la presunzione di gestire da solo.
Oggi noi che rappresentiamo i 2/3 della Città abbiamo il dovere di dire che quello che si sta consumando in questi giorni, è solo il frutto di un’incapacità di chi guida la nostra Città di fare sentire la sua voce. Farsi promotore di una falsa mobilitazione per nascondere le proprie incapacità è un atto irrispettoso dell’intelligenza dei cittadini.
Abbiate la responsabilità di ammettere di aver sbagliato, abbiate la capacità di chiedere aiuto a chi una mano l’aveva tesa e chiedere scusa ai cittadini che saranno gli unici a pagare il più caro prezzo di questa incapacità di governo della cosa pubblica».
I consiglieri di minoranza EMANUELA NERI, GIUSEPPE MAIDA, GREGORIO TINO e FRANCESCO MALTESE